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Senigallia è Bandiera Lilla

IL RICONOSCIMENTO per la seconda volta consecutiva. Il presidente del Consiglio comunale Massimo Bello: «Faro per favorire turismo di persone diversamente abili e per azioni sempre più inclusive»

La Città di Senigallia ha ricevuto, per la seconda volta consecutiva, il premio-riconoscimento nazionale della “Bandiera Lilla”, per aver saputo coniugare il sostegno e la promozione sociale con le politiche turistiche.
La consegna, ieri a Bologna durante la Fiera ExpoSanità.
A rappresentare il Comune c’era il presidente del Consiglio comunale, Massimo Bello, in veste anche di vice presidente vicario di Aiccre Marche e membro dell’Ufficio di Presidenza nazionale del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (sezione d’Italia di Aiccre del Consiglio d’Europa).
Il Presidente Bello, delegato dal Sindaco Olivetti a rappresentare il Comune di Senigallia, ha portato il saluto dell’Amministrazione, del Consiglio comunale della città e, in particolare, dell’assessore ai servizi alla persona, Cinzia Petetta, che ha voluto e promosso il progetto “Bandiera Lilla”.
«Senigallia, con questo riconoscimento nazionale importante per tutta la comunità, dimostra senza ombra di dubbio – ha esordito nel suo Bello – di essere una città, all’avanguardia e inclusiva. Di ciò vanno ringraziati tutti gli stakeholders e tutti i soggetti pubblici e privati, che operano nel nostro territorio, che ci hanno consentito di raggiungere questo obiettivo per la seconda volta consecutivamente in pochissimi anni. Onore al merito all’Amministrazione Olivetti e, in modo particolare, all’assessore Cinzia Petetta – ha aggiunto – per aver dimostrato forte sensibilità alle politiche sociali della disabilità e a quelle inclusive. In tal senso, il nostro Comune, anche nella progettualità legata al Pnnr, ha dimostrato e sta dimostrando la dovuta e voluta attenzione nella strategia di implementazione inclusiva degli interventi di riqualificazione del territorio. Il Progetto Bandiera Lilla – ha concluso – continuerà ad essere un faro per favorire il turismo da parte delle persone diversamente abili e, quindi, per favorire sempre più azioni inclusive».

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