«Ai giovani della Lista Rinasci Osimo rivolgo un grande in bocca al lupo per il percorso che vorranno intraprendere alle prossime elezioni amministrative. Li ho conosciuti nella precedente campagna elettorale, quando avevano deciso di sostenermi e stimo ancora alcuni di loro. Tuttavia prendo atto della dichiarazione fatta dalla loro rappresentante che esclude categoricamente un dialogo con la coalizione “degli antonelliani” di cui facevano parte. Ricordo, come dichiarato da loro stessi, che erano usciti dalle “liste Civiche storiche di Latini” delle quali erano coordinatori “perché c’era un blocco all’integrazione con i nuovi e non si voleva rispettare l’esito delle primarie vinte da Antonelli“». Sandro Antonelli non ha gradito troppo di essere messo alla porta dai giovani della lista ‘Rinasci Osimo’, che dimostrando un buonsenso superiore a quello dei ‘dinosauri’ della politica stanno cercando di ricucire i rapporti tra i partiti del centrodestra osimano e le liste civiche archiviando vecchie ruggini e rancori in vista delle Amministrative di primavera.
Rinasci Osimo è disponibile a ridialogare con i movimenti civici di Dino Latini, dai quali alcuni esponenti erano fuoriusciti, ma non con quelli della coalizione che afferisce ad Antonelli, scelto dalla Primarie delle liste civiche nel 2023 e sostenuto alla stessa lista alle Comunali 2024 come candidato sindaco al primo turno. Con Antonelli i rapporti si erano deteriorati durante i 5 mesi della legislatura Pirani. Qualora il tentativo di mediazione politica fallisse, la lista giovani non esclude di candidare a sindaco un proprio esponente in via autonoma per il ritorno alle urne anticipato al prossimo maggio o giugno dopo il commissariamento del Comune a seguito delle dimissioni del sindaco Francesco Pirani. Sandro Antonelli non nasconde la sua delusione leggendo tra le righe una operazione ammantata di una scarsa coerenza ma con garbo augura comunque il meglio a questi under40 per la loro crescita politica.
da sin. Eleonora Antonelli, Francesco Graciotti, Giulia Dionisi e Francesco Sallustio di Rinasci Osimo ieri alla cerimonia di inaugurazione delle sede in via Einaudi
«Durante la precedente campagna elettorale abbiamo condiviso lo sviluppo della coalizione che mi ha sostenuto e il programma elettorale e ho contribuito fattivamente alla composizione della Lista Rinasci Osimo portandola a 22 candidati. – ricorda Sandro Antonelli in una nota – Tutto è filato liscio ma l’esito delle consultazioni al primo turno è fin troppo noto. Giunti al ballottaggio abbiamo condiviso a maggioranza, sia pur con le loro legittime ‘perplessità” anche la scelta di apparentarci con Francesco Pirani. Ma una volta vinte le elezioni si sono create incomprensioni perché qualcuno non ha ottenuto dal sindaco i ruoli che riteneva gli spettassero di diritto attribuendo al sottoscritto la relativa responsabilità. Ricordato quanto sopra mi ha sorpreso la dichiarazione fatta di ritornare “senza veti” nel gruppo di Latini da cui un anno fa erano usciti perché credo che lì le cose non siano migliorate più di tanto. – fa osservare Antonelli – In quanto al veto mi fa sorridere che lo stesso non si ponga proprio a chi, durante il breve periodo dell’amministrazione Pirani, di veti ne ha posti e anche forti proprio nei confronti di due dei fondatori della Lista Rinasci Osimo. Una distorta “legge del contrappasso” di dantiana memoria».
Antonelli aggiunge di non aver «mai considerato alcun candidato come dipendente, tanto meno quelli della Lista Rinasci Osimo e la loro dichiarata autonomia ne è la prova più vera. In conclusione auguro a Rinasci Osimo di correre con un proprio candidato sindaco, cosa che li farebbe crescere molto e soprattutto non li costringerebbe al ruolo di “dipendenti” che date le precedenti esperienze li potrebbe lasciare insoddisfatti. In alternativa gli auguro un “padrone” che gli conceda un “welfare” migliore di quello di cui hanno fino ad ora goduto. Ma mi corre l’ obbligo di ricordare che nella lista originaria c’erano altri candidati che non condividono le scelte e le dichiarazioni fatte, e per questo si sono estraniati, come chi ha creato il simbolo di Rinasci Osimo che per questo non è stato neanche ringraziato».
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