facebook rss

Don Giancarlo Sbarbati festeggia
cinquant’anni di sacerdozio

ANCONA - Mezzo secolo accanto ai più fragili per lo storico parroco di Cristo Divino Lavoratore, guida spirituale per la comunità dei fedeli e punto di riferimento in città del volontariato per disabili ed anziani. Un'opera che gli è valsa anche il riconoscimento del Ciriachino d'Oro

Don Giancarlo Sbarbati, parroco di Cristo Divino Lavoratore di piazzale Camerino

 

Mezzo secolo a servizio dei fedeli, dei più poveri, della gente. Don Giancarlo Sbarbati, parroco di Cristo Divino Lavoratore di piazzale Camerino di Ancona ha festeggiato i cinquant’anni di sacerdozio. Un vero “Giubileo della riconoscenza” questo 2017 per don Giancarlo, una vita dedicata oltre che alla Chiesa al volontariato, accanto ai più fragili, inauguratosi con l’assegnazione del  Ciriachino D’Oro, lo scorso 4 maggio.
Don Sbarbati arriva ad Ancona nel ’75, iniziando la sua carriera sacerdotale come vice-parroco alla chiesa della Misericordia e approda, sei anni dopo, a quella che è tuttora la sua casa. La chiesa di piazzale Camerino, snodo cruciale tra il Piano San Lazzaro e l’ospedale regionale di Torrette. Uomo di grande fede e grande cultura, oltre il percorso in seminario ha infatti ottenuto una laurea in Lettere Classiche, è da sempre attivo nel sociale.

Un impegno, il suo, che va oltre quello di carattere religioso. Grande “violentatore della Provvidenza”, lo ha descritto così l’uscente arcivescovo di Ancona-Osimo, il cardinale Edoardo Menichelli, dal palco di piazza Cavour proprio mentre don Sbarbati ritirava la civica benemerenza. «Ha da sempre messo da parte la paura e raccolto fondi per dar vita ad opere di bene» ha aggiunto. Numerosi le strutture ed i progetti finora realizzati dal parroco di piazzale Camerino. Insieme a lui quest’anno festeggia la cooperativa per disabili “Centro Papa Giovanni XXIII” che compie vent’anni e che dà assistenza a più di 50 ragazzi. Ancora: la cittadella in via Madre Teresa di Calcutta che opera attraverso il centro residenziale “Don Paolucci”, la fondazione “Il Samaritano”, il “PalaMassimo” e nei prossimi mesi un centro per l’autismo e per i malati di Alzheimer. Ma anche il cuore della parrocchia pulsa nel sociale attraverso il centro per anziani “Amore e Vita”, il servizio di banco alimentare e la “Casa dell’ospitalità”, una delle strutture più conosciute in città per l’accoglienza dei parenti dei malati.

Non manca l’attenzione del parroco allo sport, attraverso il suo forte sostengo ai gruppi sportivi della Mantovani e l’affetto per l’Africa con la missione a Tuuru, iniziata tanti anni fa.

Raggiunto il traguardo del mezzo secolo dalla sua ordinazione, don Sbarbati, continua a guardare al futuro dedicando molto spazio a quelle che lui stesso definisce le “speranze del popolo italiano”, i giovani. Lo slogan coniato per loro e che aleggia tra i più giovani della comunità parrocchiale è: “divertiti di più, ma fallo con Gesù”. È un’altra delle missioni a cui don Sbarbati si impegna con dedizione, spinto dalla sua stima per i tanti ragazzi che condividono i suoi stessi ideali e ne incentiva l’attività, ad esempio attraverso la neonata associazione “Casa dei Giovani Piero Alfieri” che, nella continuità dell’opera educativa iniziata dal diacono Piero, vuole imporsi nel campo della formazione e dell’educazione giovanile.

«Uomo di contenuto che mette in pratica il Vangelo, vivendo le sue pagine tra la gente. Spendendo le sue pagine per la gente. Tanti auguri di cuore don Giancarlo» le parole che i parrocchiani gli hanno voluto dedicare il giorno della festa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X