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La legge di bilancio delude il Pd:
«Per il sisma proroghe senza risorse»

GOVERNO - I parlamentari dem puntano il dito contro le norme approvate oggi: «Cancellata anche quella che permetteva ai Comuni del cratere di investire al di fuori del Patto di stabilità. Totale assenza di strategia sulla ricostruzione»

Da sinistra Alessia Morani e Mario Morgoni

Zona franca urbana, incentivi per le imprese, tutte misure per il sisma del vecchio Governo prorogate oggi nella legge di bilancio, ma «senza mettere un euro. In pratica proroghe solo sulla carta perché non vengono stanziate le risorse». A dirlo i deputati del Pd Mario Morgoni e Alessia Morani, insieme al senatore dem Francesco Verducci.

«Con la legge di bilancio il Governo tradisce in modo vergognoso gli annunci e le mirabolanti svolte promesse in campagna elettorale. E, soprattutto, denota una totale assenza di strategia sulla ricostruzione – sostengono i parlamentari -. In questi mesi non solo non abbiamo visto nascere nessuna nuova idea o iniziativa per la ricostruzione. Ma il governo fa addirittura fatica a confermare le misure già decise dal Governo precedente. Un esempio é la zona franca urbana, che viene sì prorogata ma senza mettere un euro. E altrettanto il Governo fa con gli incentivi per le nuove imprese, anche in questo caso confermati nella forma ma cancellati nella sostanza, perché lasciati senza risorse. La misura, prevista anche per il 2019, che consentiva ai Comuni del cratere di investire al di fuori delle regole del Patto di stabilità e’ stata anche quella cancellata. Persino le soluzioni suggerite dal Pd, come quella sull’esclusione dal computo Isee degli edifici inagibili, è stata sì recepita al Senato ma stanziando la ridicola cifra di 2 milioni e solo fino al 2019, invece che fino alla dichiarazione di agibilità come chiedeva il Pd. Ultime beffe gli articoli sui ristori ai risparmiatori danneggiati dal fallimento delle sei banche, formulati in modo tale da rischiare di escludere proprio gli ex correntisti di Banca Marche e il nulla di fatto sugli ammortizzatori sociali. L’unico elemento positivo, ovvero l’allungamento a 10 anni della restituzione dei benefici della busta paga pesante, non compensa certo il restante, deludente quadro».

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