di Talita Frezzi
Il giorno dopo il violento incendio che ha devastato lo stabilimento Spiaggia Bonetti di Port0novo si cerca di rimettere insieme i pezzi di un mosaico confuso che getta un inquietante sospetto sulla perla della Riviera del Conero. I Carabinieri della Compagnia di Ancona stanno indagando a 360 gradi senza escludere alcuna pista investigativa.
Questa mattina il comandante del Norm di Ancona, capitano Vittorio De Lisa, si è recato di nuovo a Portonovo alla ricerca di testimoni e per acquisire altre immagini della videosorveglianza degli stabilimenti della zona alla ricerca di elementi utili alle indagini. Sono state sentite molte persone, tra fornitori, avventori, clienti, colleghi ristoratori e assicuratori. Molte altre dovranno essere sentite nei prossimi giorni. E’ una fase delicata dell’indagine che prevede la raccolta degli elementi e delle informazioni, le deposizioni, l’acquisizione di immagini da sottoporre agli esperti informatici dell’Arma che dovranno comparare i filmati ed estrapolare fotogrammi di interesse per la ricerca della verità. Non si esclude alcuna pista: lo stabilimento, ora completamente distrutto dalle fiamme che sono divampate all’alba di ieri, era fresco di ristrutturazione. Gli impianti elettrici, tutti a norma, erano dotati di salvavita e prese di sicurezza nuove.
Eppure dalle prime informazioni trapelate, sembra che il devastante rogo si sia sprigionato dal locale cucina. Questo mette un punto interrogativo su eventuali piste accidentali legate a un corto circuito degli impianti e degli elettrodomestici, che comunque risultavano spenti: venerdì avrebbe dovuto ripartire la stagione balneare ma a causa della pioggia lo stabilimento non ha aperto, quindi gli impianti e gli elettrodomestici erano spenti. Nella serata di ieri la Spiaggia Bonetti avrebbe già dovuto accogliere le prime prenotazioni. L’incendio – sulla cui natura non si esclude alcuna pista, neanche quella dolosa – è scoppiato all’inizio della stagione balneare in un momento in cui la ripartenza è difficile ma essenziale. I militari stanno scandagliando anche altri aspetti investigativi: sembra che il gestore Paolo Bonetti non avesse contratto debiti né avesse ricevuto minacce di alcun tipo. Anzi, l’imprenditore anconetano sembra avere godere di molta stima e solidarietà dalla collettività e dagli altri ristoratori della zona che si sono offerti di aiutarlo per garantire almeno lettini e ombrelloni, magari aiutandolo con una struttura provvisoria. Domani pomeriggio i Vigili del Fuoco di Ancona, intervenuti sul posto per domare le fiamme e mettere in sicurezza i luoghi, dovranno consegnare la relazione tecnica di servizio ai Carabinieri, con la quale fornire una valutazione sull’incendio anche in base a quanto rilevato dalle apparecchiature per la ricerca di eventuali liquidi infiammabili con cui i pompieri hanno scandagliato quel che restava dello stabilimento.
Intanto in città sono tante e diverse le reazioni che si rincorrono sui social. Ma quel che emerge con maggiore intensità è la volontà di tanti di essere d’aiuto alla famiglia Bonetti in questa fase così drammatica: è partita una gara di solidarietà cui è possibile aderire sulla piattaforma gofoundme.com – la rinascita di Spiaggia Bonetti – promossa da un’imprenditrice osimana e condivisa da tanti amici di Bonetti. Obiettivo raggiungere quota 100.000 euro. «Un incendio ha devastato uno tra gli stabilimenti e ristoranti più belli del Conero – si legge nella motivazione della raccolta fondi – una famiglia duramente colpita non solo dalla crisi Covid-19 che ha colpito tutti noi ma anche dalla disgrazia del fuoco a pochi giorni dall’inizio della stagione. Questa è una raccolta di persone per bene che invece vogliono aiutare Paolo Bonetti e la sua famiglia».
(foto Giusy Marinelli)
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Troppi chalet a fuoco negli ultimi anni… Così al volo io ne ricordo 3… Nialtri, quello a marzocca che aveva le palme il chateau chateur ex whaikiki… Ora questo e tanti altri che non ricordo… Tutti dopo una o due stagioni di lavoro…
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Il raket c’è anche nelle Marche.