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«Bloccato il Piano vaccini,
dimezzate le dosi per le Marche
Il governo propone una causa alla Pfizer»

COVID - Il problema è il calo di produzione dell'azienda farmaceutica. L'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini: «Ci è stata imposta una redistribuzione delle fiale disponibili. Altre dovrebbero arrivare il 25 gennaio, ma non sappiamo quante. Quindi abbiamo dovuto fermarci con le case di riposo, le rsa e gli ultraottantenni»

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di Giovanni De Franceschi

«Abbiamo dovuto bloccare il Piano vaccini perché questa settimana ci hanno ridotto del 50% le dosi Pfizer disponibili». Sono le parole dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini. Al momento quindi si procede solo con il secondo richiamo per gli operatori sanitari a cui era stata somministrata la prima dose, mentre è stata stoppata la vaccinazione nelle case di riposo, rsa e agli ultraottantenni, che vanno a completare il grande blocco della prima fase del piano: una platea potenziale di circa 230mila persone nelle Marche.

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Filippo Saltamartini

Tutto nasce dall’annunciato taglio della produzione del 30% della Pfizer e quindi della conseguente riduzione delle consegne all’Italia. In un primo momento le Marche e altre cinque Regioni erano rimaste fuori da questo taglio. «Dopo la ribellione delle altre Regioni – spiega Saltamartini – il commissario Arcuri ha deciso di riequilibrare le dosi disponibili e così è arrivata anche per noi la riduzione che ci ha imposto di fermarci col Piano vaccini, per permettere il secondo richiamo agli operatori sanitari. Altre dosi della Pfizer dovrebbero arrivare il 25 gennaio, ma non sappiamo ancora quante. Il governo e il ministro Boccia in particolare ci hanno anche proposto di unirci a una possibile causa contro la Pfizer per mancato adempimento contrattuale, ma noi riteniamo che questo non faccia altro che rallentare ancora di più il piano vaccini».

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Anziana vaccinata alla casa di riposo di Montefano

Mentre la Regione ha avanzato un’altra proposta al governo. «Abbiamo chiesto di utilizzare 2-3 miliardi del Recovery Fund per produrre il vaccino in Italia – spiega Saltamartini – o utilizzando lo stabilimento militare di Firenze oppure collaborando con le aziende italiane, visto che siamo il terzo Paese al mondo quanto a produzione di farmaci. Non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Nel breve periodo quindi puntiamo sul vaccino AstraZeneca per velocizzare, visto che non ha tutti i problemi di conservazione dell’altro, per questo abbiamo chiesto di sdoganarlo. Mentre non è chiara ancora la fornitura di Moderna, per adesso ce ne hanno inviati 1.500. Fermo restano che come si pensa per la fine dell’anno potremmo avere sul mercato 10-12 tipi di vaccini diversi».

Saltamartini infine segnala una nota positiva in vista della riapertura in presenza al 50% delle scuole superiori a partire da lunedì: «Diversi studenti – dice – si sono presentati allo screening di Recanati che si conclude oggi». Infatti la Regione, proprio in vista della riapertura, ha dato la possibilità ai ragazzi di presentarsi nei vari siti dove si stanno effettuando lo screening di massa, anche senza prenotazione, per sottoporsi al test. Nella nostra provincia le altre occasioni per sottoporsi al test rapido sono: Castelraimondo, dal 24 al 26 gennaio al Lanciano Forum dalle 8 alle 20; Pieve Torina, il 25 e il 26 gennaio al poliambulatorio in località Caselle dalle 14 alle 20; Tolentino, dal 28 al 30 gennaio al palazzetto dello Sport viale della Repubblica dalle 8 alle 20; Corridonia, dal 2 al 4 Febbraio alla tensostruttura di via Enrico Mattei dalle 8 alle 20; Sarnano, 3-4 febbraio Palazzetto dello Sport in via del Colle dalle 14 alle 20.



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