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Muore tre giorni
dopo l’operazione all’anca

ANCONA - A perdere la vita a Villa Igea, un 73enne abruzzese che si era sottoposto a un intervento per l'innesto della protesi. I familiari hanno presentato un esposto in procura per fare luce sulla vicenda

Si opera all’anca e muore tre giorni dopo, poche ore prima delle dimissioni. E’ la tragedia di cui è rimasto vittima un 73enne residente a San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti. L’uomo ha perso la vita il 6 febbraio a Villa Igea, casa di cura a cui si era rivolto per sottoporsi a un impianto di protesi all’anca destra. Per fare luce del decesso del 73enne, i familiari hanno presentato un esposto, preso in carico dal pm dorico Daniele Paci. L’intervento all’anca risale al 3 febbraio. Sarebbe perfettamente riuscito. E, stando a quanto emerso, anche il decorso post operatorio non avrebbe fatto emergere criticità.  «Tant’è che per il 6 febbraio sono già previste le sue dimissioni. E invece al mattino di quella stessa giornata ai familiari arriva dalla struttura una telefonata shock: il settantatreenne è deceduto nella notte» ha riferito lo studio 3A a cui si è rivolta la famiglia della vittima. Le ultime ore di vita del paziente: «si era svegliato all’1.30 e i sanitari avevano provato a sedarlo. Alle 3, dopo un sonno leggero, si era nuovamente svegliato presentando una saturazione del sangue bassissima, tanto che di lì a poco sarebbe andato in arresto cardiaco e ogni tentativo di rianimarlo si era rivelato vano». Per fare luce sulla tragedia, moglie e tre figli del 73enne hanno sporto denuncia ai carabinieri di Pescara. Gli atti sono finiti ad Ancona, dove è avvenuta la morte del paziente, la cui salma è stata trasferita dopo il decesso all’obitorio di Torrette.  La procura ha «autorizzato i familiari all’acquisizione e alla consultazione della cartella clinica integrale e ora si attendono eventuali altri provvedimenti in relazione alla richiesta di perizia autoptica».

(Redazione CA)

 

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