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Covid center Civitanova,
«macchinari trasferiti negli ospedali
se non ci sarà incremento della patologia»

SANITA' - L'assessore Filippo Saltamartini ritiene la struttura «una riserva strategica», ma dovendogli destinare anestesisti, pneumologi, specialisti sottraendoli ai reparti ospedalieri, «ha bloccato sostanzialmente la continuità terapeutica di molte prestazioni»

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Il Covid hospital di Civitanova

 

Il Covid hospital di Civitanova «rimane una riserva strategica, è mia intenzione spostare queste strutture in un ospedale, in modo tale da mitigare l’eventuale assorbimento di figure mediche e infermieri specializzati perché potranno operare sia in reparti Covid sia in reparti ordinari».

Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini rispondendo, a margine della seduta del Consiglio regionale, a una domanda sul ‘destino’ della struttura realizzata in piena emergenza Covid alla Fiera di Civitanova.

«Rimane una opzione strategica – ha ribadito l’assessore – dopodiché se, nei prossimi mesi non si avrà un incremento ulteriore della patologia, a quel punto tutti i macchinari e le strumentazioni saranno spostate all’interno degli ospedali che dovranno essere adibiti necessariamente alle malattie infettive».

«Il Covid hospital – ha ricordato Saltamartini – era stato realizzato a ottobre del 2020 perché il ministero con il dl 34 aveva chiesto altri 110 posti di terapia intensiva. E, siccome si registrava un ritardo, si è proceduto, noi e la Lombardia, a realizzare questo ‘santuario nel deserto’. Poi con l’uso abbiamo capito – ha concluso – che la sottrazione di anestesisti, pneumologi, specialisti negli ospedali, ha bloccato sostanzialmente la continuità terapeutica di molte prestazioni».



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