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Ultimo Miglio, riunione operativa
e sopralluogo sulle aree
interessate dal cantiere

ANCONA - Alla prima riunione tecnica dopo l’affidamento dei lavori per l’entrata e l’uscita dal porto, che ha coinvolto i tecnici di Regione, Anas, Rfi, ministero dell’Ambiente, Ministero delle Infrastrutture, Comune e Autorità portuale, ha preso parte anche il consigliere regionale di FdI, Carlo Ciccioli

Carlo Ciccioli, consigliere di Fratelli d’Italia in consiglio regionale

 

«Ai nostri annunci, seguono sempre i fatti, che ne dica il Pd. Questa mattina sono intervenuto a una riunione operativa a seguito dell’affidamento dei lavori per l’entrata e l’uscita dal porto di Ancona, alla quale erano presenti tutti i soggetti interessati: Regione, Anas, Rfi, ministero dell’Ambiente, Ministero delle Infrastrutture, Comune e Autorità portuale. Voglio ringraziare e fare un plauso a tutti i partecipanti per come fattivamente si sono attivati, a partire dall’architetto Monica Pasca (ministero dell’Ambiente), ing. Paolo Testaguzza dell’Anas e l’ing. Simone Perticarini di Rfi». Commenta così Carlo Ciccioli, consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche che ha partecipato alla riunione operativa di questa mattina.

Ciccioli rileva che «a differenza dei 40 anni di paralisi che sono quasi totalmente imputabili alla Sinistra, in pochi giorni si stanno già compiendo passi concreti per la realizzazione del cosiddetto Ultimo Miglio, una nuova infrastruttura stradale lunga 2,5 km che collegherà in modo diretto la Ss16 con la via Flaminia nei pressi del porto, bypassando il centro abitato di Torrette e l’area ospedaliera, con tempi di percorrenza stimabili in 3 minuti. Il tracciato finanziato e aggiudicato con 148 milioni di euro va dall’autostrada, nuovo casello di Ancona centro a Casine di Paterno, fino alla vecchia Flaminia, alla frana Barducci e poi l’ingresso al Porto di Ancona. Al termine della riunione è stato effettuato un sopralluogo sulle aree interessate dal cantiere. Finalmente, si stanno compiendo passi in avanti anche per quel meno di un chilometro che va dalla frana alla baia di Marina Dorica. Molto più che un raccordo, visto che sono previste opere quali: una scogliera e un piccolo riempimento di 50 metri, l’avanzamento dei binari e il raddoppio del tracciato stradale, separato, questo destinato al traffico del porto e l’altro al traffico cittadino e locale. Con il combinato disposto di entrambe le infrastrutture, si libera Ancona dai mezzi pesanti».

Secondo il consigliere regionale di FdI «il sogno diventa realtà e non certamente per quelli che c’erano prima che si sono limitati a parlare. Basti pensare come le Ferrovie siano in attesa da oltre 4 anni della valutazione di impatto ambientale. Ennesima colpa riconducibile, in modo particolare, all’ex ministro dell’Ambiente del Movimento 5 stelle, Sergio Costa, che aveva sostituito la commissione senza un apparente motivo. Ma anche colpa dell’inerzia dell’Amministrazione comunale a guida Pd in molti settori, soprattutto per l’attività progettuale e infrastrutturale. La Giunta di centrodestra, guidata da Francesco Acquaroli, ha dimostrato come il recupero del gap infrastrutturale stia procedendo a grandi passi e senza sosta» conclude Carlo Ciccioli.

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