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Caritas, un ambulatorio medico
nel nome di Paolo Simone
per migranti e indigenti

SENIGALLIA - E' il progetto Maundodé e da marzo offrirà servizi sanitari gratuiti a persone difficoltà, italiani e stranieri, con e senza permesso di soggiorno ma tutte accomunate dal disagio economico. Lo coordinerà Emanuela Sbriscia Fioretti, vedova del medico morto in Umbria dopo un incidente in deltaplano

Paolo Simone

Un ambulatorio solidale nel Centro Caritas di Senigallia (leggi l’articolo), in rete con istituzioni sanitarie realtà associative e del terzo settore. E’ la novità che offrirà servizi sanitari gratuiti a persone difficoltà, italiani e stranieri, con e senza permesso di soggiorno, iscritti o non iscritti al Servizio sanitario nazionale, ma tutti accomunati da condizioni di povertà e di bisogno socioeconomico. Sarà intitolato a Paolo Simone, medico pediatra e figura di spicco del volontariato e associazionismo senigalliese morto il 6 agosto 2017 dopo una caduta con il parapendio. “E’ una risposta al fenomeno crescente dell’undertreatment – dicono il direttore della Caritas Giovanni Bomprezzi e Emanuela Sbriscia Fioretti, vedova di Paolo Simone e coordinatrice del progetto, – la rinuncia alle cure mediche per difficoltà economiche. Per queste persone è stato ideato il progetto Maundodé”. All’ambulatorio hanno aderito 30 medici tra generici e specialisti e quasi 20 infermieri. L’apertura è prevista per marzo.

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