facebook rss

Pozzo dell’orrore,
al lavoro il cane molecolare

PORTO RECANATI - Il pastore tedesco Dogan ha iniziato oggi pomeriggio le ricerche di altri resti. Nel caso fiutasse qualcosa sarà usato anche il georadar - VIDEO
I rilievi con i cani molecolari

 

 

di Laura Boccanera

Si chiama Dogan, arriva dalla polizia di frontiera di Malpensa ed è arrivato nel pomeriggio da Milano per tentare di risolvere il caso dei resti umani ritrovati nel campo vicino all’Hotel House di Porto Recanati. E’ lui il cane molecolare che la polizia ha messo a disposizione degli inquirenti per cercare ancora nei pressi del pozzo dell’orrore ulteriori resti rispetto a quanto rinvenuto già dagli uomini della Scientifica. Il pastore tedesco, un bell’esemplare di 9 anni è esperto nella ricerca di corpi e cadaveri. Un super olfatto addestrato con un progetto sperimentale per ricercare tracce ematiche e resti umani. E il suo contributo è stato determinante per la risoluzione di numerosi casi. In due episodi è riuscito a ritrovare il cadavere di due uomini, uno a Pavia e uno a Vicenza sepolti 6 anni prima. Nell’arco della sua carriera di cane poliziotto ha risolto 7 casi ritenuti ormai senza speranza. Come ad esempio quello di Samanta Fava, la donna uccisa nel Frusinate e ritrovata dall’unità cinofila nonostante il suo corpo fosse mummificato e nascosto dietro un muro. Dogan infatti è capace di sentire anche piccole tracce ematiche e resti e frammenti di ossa. Oggi pomeriggio dopo il lungo viaggio da Milano, insieme al suo conduttore, l’assistente capo Orazio Abate ha fatto un giro di perlustrazione di tutta l’area sottoposta a sequestro. Una prima ricognizione prima del lavoro vero che inizierà invece domani mattina e che sarà coadiuvato dagli uomini della Scientifica di Roma con il supporto del geo radar. Il lavoro incrociato di Dogan e del georadar potrebbe infatti mostrare quello che ancora la terra cela. Se il cane poliziotto dovesse avvertire la presenza di resti sotto terra è addestrato a sdraiarsi sul terreno. E’ la segnalazione passiva per il conduttore di cercare lì sotto. A quel punto col georadar l’area sarà scannerizzata: il risultato e la penetrazione del segnale nel sottosuolo dipende molto dallo strato e dalla consistenza del terriccio. In quel punto la terra è parecchio argillosa e non è escluso che sia necessario un intervento di un mezzo per livellare il terreno e rendere più agevole la ricerca.

 

Articoli correlati

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X