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Fiere di San Settimio,
in arrivo quasi 600 bancarelle

JESI - Da domenica a mercoledì il centro sarà invaso dagli stand arrivati da ogni parte d'Italia

Fiere di San Settimio a Jesi

 

di Talita Frezzi

Stanno per tornare. Le tradizionali Fiere di San Settimio, da oltre 600 anni rappresentano uno dei momenti più attesi dalla comunità jesina. Da  domenica 22 settembre a mercoledì, il centro dal corso alle piazze principali e la zona immediatamente fuori dalle mura di cinta saranno invase da quasi 600 espositori di tutti i generi, per regalare alla città quattro giorni di colori, sapori, profumi ed emozioni. La tradizionale fiera è stata presentata nel corso di una conferenza stampa ieri in Comune alla presenza dell’assessore al commercio Ugo Coltorti, della responsabile del Suap (Sportello unico attività produttive), del comandante della polizia locale Cristian Lupidi con il vice Filippo Peroni. Erano presenti anche il patron della tombola di San Settimio, Bruno Dottori, presidente dell’Avis di Jesi, che da anni organizza la tombola in piazza della Repubblica e la presidente di Coldiretti Marche Maria Letizia Gardoni. «Oggi organizzare un qualsiasi evento è un evento di per sé – esordisce l’assessore Ugo Coltorti – perché con le normative vigenti è davvero impegnativo. Per questo ringrazio il Suap e il personale che da marzo sta lavorando per l’organizzazione delle fiere. A questo punto, ora che siamo ai nastri di partenza, speriamo solo nel bel tempo».
Countdown come sottolineato dall’assessore, perché si inizia proprio domenica con l’anteprima della fiera (dalle 8 alle 24) con banchi di dolci e stand fieristici, ma anche con la Tombola in piazza della Repubblica organizzata dall’Avis. Inizio alle 20,30. Per il piano sicurezza, la piazza sarà a numero chiuso: solo 4800 i posti. «Solo chi avrà acquistato la cartella per giocare potrà accedere alla piazza», specifica il presidente Avis Bruno Dottori.

La tombola di San Settimio in piazza della Repubblica organizzata dall’Avis

Grande attenzione sulla sicurezza degli avventori, dei commercianti e degli operatori: a lavoro 29 agenti della Polizia locale più il comandante, con controlli mirati nei principali punti di accesso alla città, alla stazione ferroviaria e al capolinea delle corriere. «Miriamo a bissare il successo dello scorso anno – ha detto il comandante Cristian Lupidi – azzerando l’abusivismo e garantendo uno svolgimento tranquillo della manifestazione, grazie alla preziosa collaborazione con tutte le forze di polizia e con il mondo del volontariato, che ci aiuterà nel presidio dei varchi di accesso all’anello della fiera: chiuse via Setificio e il corso all’Arco Clementino, poi via XXIV Maggio, via Montello e Porta Garibaldi.

Il comandante della polizia locale di Jesi Cristian Lupidi

Lo scorso anno è stato un successo, e mi viene da sottolineare con orgoglio che eravamo quattro dirigenti alle prese con il nuovo incarico: oltre a me, alla loro prima “fiera” anche il capitano della Compagnia Carabinieri, il Commissario e il comandante della Finanza. Con loro si è subito instaurata una bella sinergia che ha dato risultati. Quest’anno metteremo in campo gli stessi controlli». Il vice comandante Filippo Peroni ha ricordato inoltre che «comprare merce contraffatta comporta sanzioni anche per l’acquirente».
Gli ambulanti.
La carica dei 600 ambulanti sta per invadere il centro. A dare i numeri è Matilde Sargenti del Suap: saranno 555 i posteggi totali, divisi per aree merceologiche: 485 espositori (di cui 12 punti ristoro), 5 espositori per il commercio di animali vivi, 40 per gli artigiani, 10 per gli imprenditori agricoli, 15 per le associazioni di volontariato. «Gli artigiani saranno come sempre dislocati in piazza Federico II ma quest’anno, per ravvivare questo spazio, metteremo anche la novità della fiera, cioè i creativi, con i loro 3 stand di prodotti non standard». E se da marzo gli uffici comunali del Suap sono a lavoro con incontri e confronti per redigere il piano sicurezza e l’allestimento ad hoc della manifestazione, nel corso dell’esame delle domande di partecipazione alla fiera sono emerse delle situazioni irregolari sul fronte dei versamenti contributivi. Sono una decina gli ambulanti morosi, che avranno tempo fino a lunedì mattina, prima giornata ufficiale della kermesse, per pagare al Comune quanto dovuto e mettersi in regola, pena l’esclusione dalla manifestazione.

Da sinista: Gardoni, Peroni, Lupidi, Sargenti e Coltorti

La new entry.
Un’altra novità è la partecipazione di Coldiretti Marche. Gli imprenditori agricoli saranno presenti nelle piazze Colocci e Ghislieri con stand di prodotti a km zero di “campagna amica”, show cooking degli agrichef Giovanni Togni e Cristina Cerioni che prepareranno ricette jesine e i laboratori della fattoria didattica per i bambini. «Gli utensili che verranno utilizzati durante lo show cooking sono totalmente compostabili, nel rispetto della sostenibilità ambientale – aggiunge la presidente di Coldiretti Marche Maria Letizia Gardoni – sarà possibile, inoltre, aderire alla petizione “Stop cibo anonimo”, per la trasparenza della filiera produttiva degli alimenti».

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