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Arte e scienza per Unicam svelata (Video)
Gabriella Greison: «Il nucleare ci salverà»

CAMERINO - La giornata delle università con la divulgatrice scientifica che ha parlato della "donna della bomba atomica" e dei cambiamenti climatici. Nell'orto botanico alla scoperta delle opere di Gino Marotta. Il rettore Graziano Leoni: «Abbiamo mostrato alla popolazione cosa succede nei laboratori, quali tesori celano le nostre aule»

Anche l’Università di Camerino ha aderito all’iniziativa “Università svelate” – Giornata Nazionale delle Università, promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane con il patrocinio del Ministero dell’Università e della Ricerca, istituita in coincidenza con la Giornata Internazionale della Felicità e all’interno della Settimana della Minerva, un periodo dedicato alla celebrazione del sapere e dell’istruzione.

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Gabriella Greison e Graziano Leoni

Una giornata intensa con tanti appuntamenti che hanno permesso di condividere il patrimonio scientifico e culturale che la comunità accademica produce per la società che la sostiene. «Nel corso di questa giornata – sottolinea il rettore Unicam Graziano Leoni – abbiamo fatto scoprire alla popolazione  cosa succede nei nostri laboratori, quali tesori celano le nostre stanze e le nostre aule, quanto la scienza e la ricerca sia importante nella quotidianità di ognuno di noi».

433697086_784230413738028_1358510616896683152_n-325x244Momento molto partecipato al mattino con lo spettacolo “La donna della bomba atomica” di e con Gabriella Greison, divulgatrice scientifica: «Ho raccontato una storia a lieto fine, la storia di Leona Woods, la fisica più giovane ad aver preso parte al progetto Manhattan.  Oggi ho fatto la versione light per le scuole nella festa dell’università, sono molto felice per i commenti che ho avuto e riscontro che sono sempre tutti molto entusiasti di sentire questa storia. Leona è stata una grande donna, una fisica che si è realizzata nella sua professione, malgrado tutto, diciamo così. Il nucleare ha, senza altro, dei risvolti positivi perché grazie al nucleare noi oggi abbiamo le tecnologie mediche all avanguardia che ci consentono di arrivare alle cure, alla diagnosi di tantissime malattie, quindi quando parliamo del nucleare usato dalla politica, in tempi bellici è una cosa, quando invece parliamo di nucleare che ci salverà dai cambiamenti climatici, è un’altra».

433634874_784230417071361_3958455321352053815_n-325x244Poi l’aperitivo scientifico con Gianni Sagratini e Giulia Bonacucina della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute e uno spazio dedicato all’arte di Gino Marotta all’orto botanico a cura di Monica Straini, Area Comunicazione, Organi Accademici e Public Engagement. Nella sede del rettorato  “Palazzo ducale sconosciuto: diagnostica di opere d’arte” a cura di Alessandro Delpriori, docente del corso di laurea in Tecnologie e diagnostica per i beni culturali.  La giornata si è conclusa con un aperitivo all’Agorà del ChIP, con sei giovani ricercatrici che hanno raccontato il loro lavoro di ricerca: Laura Alessandroni, Martina Fattobene, Noemi Pagliaricci, Genny Pastore, Asia Patriarchi, Eleonora Spinozzi.  

A Unicam la rockstar della fisica, Gabriella Greison: «Vi racconto la donna della bomba atomica»

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