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Ricovero-odissea per una bimba,
la Regione: «A Fabriano solo due pediatri,
non ci sono turni H24»

E' LA RISPOSTA al caso della piccina che ieri sera ha trovato chiuso all'ambulatorio pediatrico 'Profili'. Una situazione che ha spinto la famiglia della bambina a correre all'ospedale di Jesi, dove rimarrà per precauzione fino a domani

L’ospedale di Fabriano

 

«I ricoveri in Pediatria dopo la chiusura del punto nascita di Fabriano, come da indicazioni del comitato Lea del Ministero, non sono previsti. È operativo un percorso di accompagnamento e di comunicazione diretta tra pronto soccorso di Fabriano e Pediatria di Jesi. Questa procedura viene attivata per i casi critici nei quali il medico potrebbe decidere di accompagnare in ambulanza il paziente. Secondo i dati clinici, in questo caso, la bambina non necessitava di trasporto in ambulanza. A tutela della sua salute sarà trattenuta in osservazione breve al pronto soccorso di Jesi fino a domani». Risponde così la Regione al caso della piccina di un anno protagonista ieri sera di un’odissea per farsi visitare e ricoverare in una struttura ospedaliera della provincia. Incalza la Regione: «Siamo in una fase transitoria complicata dalla carenza dei pediatri che è una criticità nazionale. Al momento a Fabriano, nonostante i numerosi concorsi indetti dalla Regione, ci sono solo due pediatri con i quali non si possono garantire turni H 24. E’ in chiusura un concorso (33 domande) dal quale potremmo attingere ulteriori unità per garantire la consulenza diurna dello specialista per i bambini che arrivano al pronto soccorso di Fabriano. Ci impegneremo al massimo per garantire anche la reperibilità notturna.Per il sistema sanitario delle Marche abbiamo fatto scelte che hanno privilegiato livelli massimi nei servizi offerti ai pazienti, in rapporto a chi ha preferito mantenere magari più diffusi i servizi sul territorio senza però garantire i livelli. Sappiamo quanto ci sia ancora da fare per corrispondere alle esigenze e alle istanze dei cittadini, per questo il risultato raggiunto è uno stimolo a fare sempre meglio, consapevoli dei tanti sacrifici che sono ogni giorno chiamati a fare tutti coloro che operano in sanità»

 

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