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Chiusura Punto nascita,
respinta la sospensiva cautelare:
a maggio la sentenza dal Tar

FABRIANO - Depositata stamattina l'ordinanza del collegio giudicate dopo l'udienza di mercoledì scorso. L'istanza dopo il contraddittorio delle parti è stata rigettata per "le risposte, da parte degli enti sanitari regionali competenti, su tutte le dovute cautele per la gestione, in sicurezza, delle eventuali emergenze"

 

Il Tar non sostiene la richiesta del Comune di Fabriano di sospendere gli atti dell’Asur sulla chiusura del Punto nascita dell’ospedale ‘Profili’ e non concedere neppure la misura cautelare discussa nel contradditorio delle parti in camera di consiglio. E’ stata depositata stamattina l’ordinanza con la pronuncia negativa, che lascia l’amaro in bocca ma che potrebbe essere impugnata in Consiglio di Stato. Il collegio dei giudici amministrativi di Ancona ha deciso piuttosto di entrare nel merito della questione, analizzando nell’udienza del prossimo 22 maggio i motivi aggiunti al ricorso del 2016, presentati dal sindaco Gabriele Santarelli.

Dopo l’udienza camerale di mercoledì’ scorso  il Tar ha infatti ritenuto “che non sussistano i presupposti per la concessione, nelle more, dell’invocata tutela cautelare, sia perché la trattazione del merito eminente, sia perché nonostante la chiusura del punto nascita, sembrano essere state adeguatamente predisposte, da parte degli enti sanitari regionali competenti, tutte le dovute cautele per la gestione, in sicurezza, delle eventuali emergenze”. Nelle prossime settimane il Tar acquisirà comunque una circostanziata relazione contenenti ulteriori chiarimenti in ordine alle lamentate violazione riportate negli atti sulla legge post sisma.

I nuovi motivi di causa erano stati ancorati al vecchio ricorso, presentato 3 anni fa, dopo l’avvio del piano regionale di riordino dei Punti nascita che aveva poi portato alla chiusura immediata dei reparti di Ostetricia degli ospedali di Osimo e San Severino. Un mese fa sono stati depositati al Tar dal legale del Comune di Fabriano e si imperniavano su quattro argomenti sostanziali: il percorso a ostacoli sulla Ss 76 che devono affrontare le partorienti dell’area montana per raggiungere gli ospedali di Gubbio o di Jesi; l’operatività solo in orario diurno dell’elisoccorso a Fabriano; l’aspetto psicologico delle gestanti vicine alla 40esima settimana, costrette ad andare a partorire altrove con tutti i disagi del trasporto, e ultimo il terremoto del 2016 che ha ferito anche Fabriano e che l’ha fatta rientrare nel cratere post sisma con la conseguente sospensione dei processi di riorganizzazione.

Anche nel 2016 era stata chiesta la sospensiva cautelare con il ricorso per bloccare la chiusura del Punto Nascita dell’ospedale ‘Profili’ (poi ottenuta con l’intervento di una proroga). Anche in quella occasione però il Tar Marche aveva bocciato l’istanza spiegando che la presenza dell’elisoccorso nella città della carta garantiva la sicurezza degli interventi svolti in emergenza -urgenza.

 



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