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Chiusura del Punto nascita,
il vertice in Regione
tra diffide e lettere al ministro

FABRIANO - Domani i sindaci dellì'area montana saranno ad Ancona per incontrare il presidente Ceriscioli. Il coordinamento di cittadini e l'associazione Fabriano Pogressista hanno sollecitato una moratoria a Giulia Grillo mentre il sindaco Gabriele Santarelli ha inviato una diffida legale all'Asur per tutelare la salute delle gestanti

I sindaci presenti alla manifestazione di due settimane fa

Le mamme del coordinamento nato per la difesa dell’ospedale Profili e l’Associazione Fabriano Progressista scrivono al ministro Grillo sollecitando una moratoria alla chiusura definitiva del punto nascita di Fabriano. Una richiesta inviata, per conoscenza anche al governatore delle Marche. Per tutelare la salute delle gestanti, invece, il sindaco Gabriele Santarelli ha spedito la scorsa settimana una diffida a procedere all’Asur. Con queste novità, domani pomeriggio, i sindaci dell’area montana, che si stanno battendo per la salvaguardia del reparto di Ostetricia dell’ospedale ‘Profili’, si presenteranno al tavolo di confronto con il presidente della giunta regionale, Luca Ceriscioli, nella speranza di muoverlo a ripensamenti e per strappargli un sì su una possibile proroga dei tempi di chiusura.

Una nuova dilazione temporale permetterebbe di attendere la rimodulazione dell’accordo Stato-Regioni annunciato dallo stesso ministro, sul dato numerico dei parti annui da far scendere secondo l’ipotesi paventata da 500 a 350 nei Punti Nascita. Al Comitato tecnico ministeriale percorso nascite è stato chiesto di rivedere la materia, in linea con gli orientamenti manifestati dal ministro Giulia Grillo, entro la fine di marzo. La criticità della rete stradale di Fabriano, con i cantieri della Quadrilatero fermi, rischia di ingenerare un vortice di ansia tra le future mamme, è stato ribadito anche nella lettera destinata alla ministra della Salute.



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