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Chiusura Punto nascita,
il sindaco di Fabriano
deposita il ricorso al Tar Marche

SANITA' - Secondo il primo cittadino fabrianese "la Regione poteva fare di più ma non mi aspettavo colpi di scena" commenta nel dopo vertice e annuncia di voler chiedere agli altri Comuni di sostenere l'impugnativa 'ad adiuvandum' per dare forza al contenzioso

“La Regione sostiene di aver fatto tutto il possibile per salvare il Punto Nascita dell’ospedale di Fabriano, ovviamente io rimango della mia idea e cioè che si poteva fare molto di più soprattutto in passato nella ricerca di pediatri, cosa che ci avrebbe posto in una condizione del tutto diversa nei confronti del Comitato Percorso Nascita. Dall’incontro di ieri in Regione non mi aspettavo colpi di scena ma volevo capire di persona quale fosse il clima e provare a stimolare presidente e funzionari su un paio di punti che a mio avviso potevano essere affrontati in modo più deciso”. All’indomani dell’incontro a Palazzo Raffaello, il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli commenta l’incontro con il governatore Ceriscioli e annuncia per oggi il deposito del ricorso al Tar con richiesta di sospensiva. “Uno su tutti: il parere del Comitato Lea che, nel valutare i livelli essenziali di assistenza del 2017, ha rilevato una inadempienza per il punto nascita che invece andrebbe imputata all’annualità 2018. E’ un tecnicismo che può sfuggire ai più ma che è stato condiviso in parte dai componenti del tavolo e che avrebbe potuto, a mio avviso, offrire un motivo per impugnare il verbale e le conclusioni del Comitato. – sottolinea nella sua nota il primo cittadino di Fabriano – La paura espressa anche ieri dalla Regione rimane quella di vedersi ridotti i trasferimenti dello Stato per la sanità di una cifra che potrebbe andare dai 30 ai 60 milioni di euro. La notizia positiva, che dovremo sfruttare in tutti i modi, è che il tempo a disposizione per provare a percorrere altre strade non scade il 20 febbraio. Se la Regione ha alzato bandiera bianca abbandonandosi alla bonaccia noi non possiamo invece arrenderci. Per questo oggi verrà depositato un ricorso al Tar con richiesta di sospensiva al quale ho lavorato nei giorni scorsi insieme all’avvocatura interna del Comune”.

Gabriele Santarelli

Nell’impugnativa legale è stata ricostruita l’intera vicenda “per dimostrare come sia impensabile e irresponsabile condannare le mamme del nostro intero territorio a viaggi della speranza nei quali ci si mette nelle mani del destino. Una volta depositato e avviato l’iter chiederemo agli altri Comuni di intervenire ad adiuvandum per dare forza all’azione.- anticipa Santarelli – Nella giornata di ieri invece ho inviato una lettera alla Regione e al Ministero della Salute, coinvolgendo i parlamentari del territorio, per prendere in considerazione e sfruttare quanto previsto dall’articolo 17/bis del D.L. 9/2/2017, n. 8, rubricato ‘Sospensione di termini in materia di Sanità’, che prevede che il Regolamento 2/4/2015, n. 70, ‘Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera’  non si applica nei Comuni del cratere, se interviene sui provvedimenti di riorganizzazione della rete ospedaliera il parere favorevole del Tavolo di Monitoraggio. Contemporaneamente continueremo a mantenere i contatti con le strutture del Ministero della Sanità per ottenere un incontro che dovrà servire soprattutto a definire meglio le intenzioni e le tempistiche della revisione del contenuto dell’Accordo Stato-Regioni per il punto che riguarda i Punti Nascita”.



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