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Fase 2, la nautica scalda i motori
«Subito la manutenzione delle barche,
dal 4 maggio possibili uscite in mare»

CONSIGLIO REGIONALE - Approvata la mozione presentata dal capogruppo dem Francesco Micucci: «Una misura di valore economico per le imprese del settore e per le città marchigiane sedi di porti e marine, e di valore sociale per i nuclei familiari dopo il lungo periodo di confinamento in casa»

 

Nautica da diporto, la giunta regionale approva la mozione per la ripresa delle attività. Dopo la sollecitazione arrivata dal consorzio di associazioni de Il Madiere è stata discussa e approvata oggi all’unanimità dalla giunta regionale una mozione che dà il via libera alle attività legate alla nautica da diporto e il permesso ai proprietari delle imbarcazioni per tornare in mare. L’atto, proposto dal capogruppo del Pd Francesco Micucci e sostenuto dal presidente della commissione ambiente e paesaggio Andrea Biancani, impegna la giunta ed il presidente della Regione a consentire fin da subito agli armatori di svolgere l’attività di manutenzione e riparazione delle imbarcazioni, nonché il loro spostamento dal cantiere all’ormeggio, nel rispetto dei vari decreti e delle norme di sicurezza previste per il contenimento del contagio. Dal 4 maggio poi, data in cui si allenteranno le misure di confinamento sociale, i consiglieri chiedono che i proprietari di barche possano navigare in mare aperto da soli o in compagnia dei propri familiari.

Francesco Micucci, capogruppo Pd in Regione

«Questa mozione è importante perché affronta i problemi di un settore che non è stato toccato in nessuno dei vari decreti, che è bloccato da due mesi e che rischia la paralisi – spiega il capogruppo Micucci –. Si tratta di un documento che guarda al settore da due punti di vista. Il primo è di tipo economico, per le imprese che si occupano di manutenzione, ma anche per tutte quelle città rivierasche delle Marche che ospitano porticcioli e marine. Il secondo è il punto di vista sociale perché si consentirà svago e attività all’aria aperta alle famiglie che per lungo tempo sono state costrette in casa. Fino ad oggi – prosegue Micucci – si è data la possibilità ai proprietari di accedere, ad esempio, ai terreni agricoli ed alle attività balneari, ma nulla in merito agli armatori per i quali il rischio di contagiare o di essere contagiati quando sono in mare è pressoché pari a zero. Mi auguro anche – aggiunge ancora Micucci – che la Regione possa valutare insieme al Governo nazionale protocolli specifici per il rilancio dell’attività diportistica nella regione Marche, settore economico importante per diverse città marchigiane. Diversi potranno essere, infatti, gli accorgimenti, le tutele, le modalità di prevenzione affinché la nautica da diporto venga ripristinata». Tra i suggerimenti già proposti dal capogruppo: consentire la navigazione ad unità da diporto con equipaggio formato da una sola persona o da più persone dello stesso nucleo familiare convivente e definire, invece, un disciplinare per l’imbarco di persone estranee al nucleo familiare; consentire l’alaggio, la manutenzione ed il varo di unità da diporto nel rispetto delle norme di protezione individuale e distanziamento sociale.

(redazione CM)



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