facebook rss

«L’odio non è un’opinione»
Piazza Cavour si colora
a sostegno del Ddl Zan (Foto)

ANCONA - Almeno trecento persone alla manifestazione indetta per richiedere l'immediata approvazione della legge contro le discriminazioni per l'orientamento sessuale, l'identità di genere e la disabilità. Matteo Marchegiani, Arcigay: «Non vogliamo più aspettare perché una parte dell'Italia ha paura di cambiare». Presente, per il Pd, la consigliera Manuela Bora: «Avremo l'onore di portare in Consiglio regionale la vostra voce»

La manifestazione in Piazza Cavour

di Federica Serfilippi (foto di Giusy Marinelli)

«L’odio non è un’opinione. Ddl Zan subito», «Più tutela dello Stato contro odio e patriarcato», «l’omofobia è l’unica malattia che uccide». Sono solo  alcuni degli striscioni che questo pomeriggio, a partire delle 16, hanno colorato piazza Cavour per la manifestazione coordinata da Agedo Marche e Arcigay Ancona per chiedere l’approvazione anche in Senato del Disegno di Legge contro le discriminazioni per l’orientamento sessuale, l’identità di genere e la disabilità.

Matteo Marchegiani

Almeno trecento le persone che hanno partecipato al presidio, durante il quale si sono alternate al microfono diverse voci, scandendo anche a turno gli articoli del Ddl presentato dal dem Alessandro Zan. «Questa è una piazza meravigliosa – ha detto Matteo Marchegiani di Arcigay Ancona – per la diversità delle parti che la compongono, è un bellissimo segnale. Siamo qui per dire che esigiamo l’approvazione del Ddl Zan fermo al Senato. Siamo stanchi di subire narrazioni che non ci appartengono di chi vuole odiarci, picchiarci, rendere invisibili i nostri corpi e le nostre personalità. La violenza non è un opinione e per questo vogliamo subito l’approvazione di questa legge senza modifiche. È risposta alla crisi sociale che la nostra popolazione sta subendo da anni. Non possiamo più aspettare perchè una parte dell’Italia ha paura di cambiare». Poi, l’annuncio della partecipazione al bando Unar «per la realizzazione del primo centro antiviolenza per persone Lgbt+ nella nostra Regione. Se il progetto dovesse essere finanziato, riusciremmo a dare un aiuto vero a chi è vittima di odio e discriminazione». A parlare, in rappresentanza del gruppo regionale del Pd, la consigliere Manuela Bora:  «Questa piazza – ha detto l’ex assessore – è l’immagine perfetta di quello che dovrebbe essere la nostra società, lontana dall’odio e dal risentimento, unita nella lotta per i diritti. Il Ddl va approvato velocemente per dire basta alle discriminazioni e violenze contro l’orientamento sessuale, il genere e la disabilità».

Manuela Bora

La chiosa è una stoccata al governo di Acquaroli, definito con gli appellativi di «destra estremista e reazionaria. Il Pd nei prossimi mesi e nei prossimi anni sarà al vostro fianco senza far sconti e porterà con onore in Consiglio Regionale la vostra voce». A mandare un messaggio, anche la consigliera regionale del M5s Simona Lupini, non presente in piazza: «Il Ddl Zan spaventa, dà fastidio. Eppure il principio di base è semplice: se commetti una violenza a una persona perchè è donna, disabile, soggetto della comunità Lgbtq devi essere sanzionato con un aggravante specifico, un allargamento della Legge Mancino che punisce l’odio razziale. L’approvazione della legge dovrebbe essere l’occasione per ribadire che possiamo mettere da parte le differenze politiche per combattere discriminazioni e soprusi. Bisogna procedere senza indugi». In piazza, il mondo dell’istruzione era rappresentato dall’Officina Universitaria, Gulliver e Rete degli Studenti. Francesca Bollettini, coordinatrice di Officina: «Ancora oggi sentiamo troppo spesso storie di nostri coetanei che vengono picchiati, cacciati di casa perchè non conformi a una sorta di stereotipo eteronormativo. Questo ci addolora. Non dovremmo più sentire notizie del genere, discriminare una persona che sia per il suo colore della pelle, che sia per il suo orientamento sessuale, che sia per la disabilità».

 

 

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X