Ricercata e arrestata a Senigallia, insieme con la donna di 33 anni è finita in carcere anche la sua bambina di appena 2 anni. E’ uno dei rari casi per la provincia di Ancona in cui è stata applicata la nuova legge che prevede la possibilità di non dividere le madri condannate alla detenzione dai propri figli minori di 6 anni. L’arresto è avvenuto ieri mattina, quando gli agenti del commissariato di polizia di Senigallia hanno trovato la donna in una albergo del centro cittadino. La 33enne si era registrata in hotel e dai controlli della questura di Ancona è risultato l’ordine di custodia cautelare emesso dal tribunale di Bologna nei suoi confronti. La donna doveva scontare una pena residua di un mese di carcere per reati tra cui l’invasione di edifici e terreni. I poliziotti, diretti in questi giorni dal sostituto commissario Fabiano Arcangeli, si sono trovati però davanti al dubbio: a chi affidare la bambina? Gli agenti infatti hanno trovato insieme alla donna nella camera d’albergo un connazionale e la figlia di appena 2 anni e 1 un mese di età. Non essendoci strutture o parenti a cui affidare la piccola, d’intesa con i servizi sociali del Comune di Senigallia, il commissariato ha preferito non dividere madre e figlia applicando la legge del 2014. La donna e la bambina sono state perciò condotte alla sezione femminile del carcere di Villa Fastiggi a Pesaro, dove resteranno fino al termine della pena. Una soluzione che al momento non sembra aver causato traumi o problemi alla piccola, felice di rimanere con la propria madre.
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