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“Quel terribile ’92”,
Venticinque testimoni “insoliti”
raccontano l’anno che cambiò l’Italia

LETTURE - Il giornalista marchigiano Aaron Pettinari ripercorre le vicende che segnarono quel periodo, dall'inchiesta "Mani Pulite" alla strage di Capci. Il libro sarà presentato questa sera al chiostro San Francesco di Ostra. L'autore converserà con il presidente del Tribunale di Ancona, Giovanni Spinosa,

 

Il libro “Quel terribile ’92”

 

Venticinque voci, testimoni “insoliti” per raccontare “Quel terribile ’92”. L’anno della storia recente che resterà impresso nella mente degli italiani come il periodo in cui si susseguirono vicende dall’avvio dell’inchiesta “Mani Pulite” alle strage di Capaci, che portarono con sé cambiamenti profondi. Venticinque anni dopo, a ripercorrere le vicende che segnarono quell’anno e la vita di molti, la pagine del libro del giornalista marchigiano Aaron Pettinari. L’autore presenterà il volume conversando questa sera, 4 luglio, alle 21.15 al Chiostro San Francesco di Ostra (An), con Giovanni Spinosa, presidente del Tribunale di Ancona. Ad introdurre la serata Alessandra Antonelli, coordinatrice Agende Rosse Ancona e provincia, a moderare Anna Petrozzi, capo redattrice di ANTIMAFIADuemila. In caso di maltempo nella Sala delle Lance.
Dalle voci degli intervistati emerge l’immagine di un 1992 a metà tra la speranza di un cambiamento possibile e il tragico dolore. Tutto ha inizio il 17 febbraio 1992, quando scoppia il caso Tangentopoli con l’arresto dell’ingegnere Mario Chiesa. Quella “mazzetta” da 7 milioni, ricevuta dall’imprenditore Luca Magni, dà il via all’inchiesta Mani Pulite. Basta scorrere ancora il calendario fino al 23 maggio per precipitare dallo scandalo alla guerra fra il potere criminale e lo Stato quando, alle 17.56, i killer di Cosa nostra innescano con un radiocomando a distanza mille chilogrammi di esplosivo, nascosti in un tombino dell’autostrada Palermo-Trapani, all’altezza dell’uscita per Capaci. Muoiono così Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Appena 57 giorni dopo, alle 16.58, Palermo, e con essa l’Italia intera, sobbalza allo scoppio di una nuova bomba, stavolta in via D’Amelio. Una nuova strage in cui a perdere la vita sono Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. È il secondo colpo al cuore dello Stato da parte di Cosa nostra.
Grazie ai ricordi di 25 voci il libro attraversa quella stagione di rivoluzione e cambiamenti, ripercorrendo anche altri fatti ed episodi che hanno caratterizzato i primi anni Novanta, dallo scoppio della guerra in Bosnia alla nascita dell’Unione Europea, fino a giungere ai giorni nostri. Un modo per fare memoria, 25 anni dopo.

LE 25 VOCI
Manuel Agnelli, Maurizio Bologna, Ninni Bruschetta, Loredana Cannata, Fabio Caressa, Giancarla Codrignani, Lella Costa, Giobbe Covatta, Jacopo Fo, Annalisa Insardà, Canio Loguercio, Fiorella Mannoia, Neri Marcorè, Bruno Morchio, Alberta Nunziante, Michela Ponzani, Carmela Ricci, David Riondino, Andrea Satta, Vauro Senesi, Daniele Silvestri, Sergio Staino, Flavio Tranquillo, Dario Vergassola, Stefano Vigilante.

Con la postfazione di Salvatore Borsellino

L’autore del libro Aaron Pettinari

L’AUTORE

Aaron Pettinari è nato a Fermo, è cresciuto e ha trascorso gran parte della sua vita tra Porto S.Elpidio e Sant’Elpidio a Mare. E’ giornalista pubblicista e capo redattore di «Antimafia Duemila». Dal 2014 inviato a Palermo. Ha collaborato con «I Siciliani Giovani», «L’Ora Quotidiano», «Il Resto del Carlino», «La Gazzetta dello Sport» e il quotidiano on line www.laprovinciadifermo.com.

 

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