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Tre città per “Piede a Terra Festival”:
la Fondazione Scarponi insegna
lo sport e la sicurezza stradale

STRADE IMBRECCIATE - Dal 6 al 14 aprile, Filottrano, Urbino e Ancona, saranno protagoniste di eventi sportivi dedicati alla famiglia e focus sulla sicurezza stradale che termiranno con la Gran Fondo 'Strade Imbrecciate' dedicata al campione Michele Scarponi

Marco Scarponi

 

Il Pat Festival, il “festival del piede a terra”, è una rassegna di eventi organizzati dalla Fondazione Michele Scarponi Onlus, che anticipano la Granfondo Michele Scarponi “Strade Imbrecciate” di domenica 14 aprile. Il Pat nasce con lo scopo di onorare e ricordare Michele Scarponi e per promuovere i temi che la Fondazione sta portando all’attenzione generale: la mobilità sostenibile, la prevenzione e la sicurezza stradale. Il nome è stato scelto in onore di quel gesto di grande sportività e lealtà che Michele fece durante il Giro d’Italia 2016, quando in fuga con la vittoria in pugno, si fermò ad aspettare Vincenzo Nibali per scortarlo alla conquista della maglia rosa. Mettendo il piede a terra Michele rinunciò a un suo successo personale per la vittoria della sua squadra. Il piede a terra è anche il logo della Fondazione. Si inizia sabato 6 aprile 2019 a Filottrano, presso la Sala del Consiglio del Palazzo Comunale in piazza Cavour, con l’inaugurazione della mostra di F. Piras “L’Epoca d’Oro del Grande Ciclismo”. L’esposizione racconta la storia del ciclismo attraverso immagini mitiche dei grandi campioni che l’hanno scritta: dai pionieri degli anni venti passando per Coppi e Bartali, per Merckx e Gimondi, per Pantani fino ad arrivare al nostro Michele. Sarà visitabile fino a martedì 23 aprile 2019 negli orari di apertura del Comune. Ad impresziosire la Collezione ci sono esposte anche le maglie delle squadre che Michele Scarponi ha vestito durante la sua carriera. All’interno della mostra, sempre sabato 6 aprile intorno alle 18.30, si parlerà di uno dei “nidi” più celebri dell’Aquila di Filottrano: la Castelletta. Con l’evento “Dalla Castelletta al Belgio” parleremo della salita preferita di Michele che una rivista fiamminga, e soprattutto il nostro Michele, ha fatto conoscere a tutta l’Europa!

Il Festival continua mercoledì 10 aprile ad Urbino. Alle 16.30 presso gli Spazi Data di Borgo Mercatale si terrà il Convegno “In bici contro la violenza stradale” voluto dalla Fondazione in collaborazione con il Comune di Urbino, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Comitato per lo Sport Universitario, Pindaro Eventi, Overtime Festival. L’incontro, dopo gli interventi di apertura del Sindaco di Urbino Maurizio Gambini e del Consigliere Delegato allo Sport Marianna Vetri, sarà impreziosito dai contributi di due docenti di UniUrb: il Professor Ario Federici; Presidente del Comitato per lo Sport Universitario, che ha lo scopo di promuovere l’attività fisica degli studenti, approfondirà la tematica della tutela della salute e della prevenzione degli infortuni e degli incidenti nello sport; il Professor Manolo Farci spiegherà come il digitale possa migliorare la sicurezza stradale. All’evento interverranno anche Marco Scarponi (segretario generale della Fondazione Michele Scarponi), Michele Spagnuolo (Presidente Pindaro Eventi),Manuel Massimo (direttore responsabile Bike Italia) che descriverà come i mass media (non) raccontino la strage stradale, Alfredo Giordani (referente della rete #vivinstrada, associazioni, fondazioni e movimenti per la cultura stradale) che si soffermerà sull’importanza di incidere sul fattore umano e sulla velocità per favorire la prevenzione stradale. Protagonisti dell’incontro anche rappresentanti di realtà sportive che sul territorio lavorano concretamente alla prevenzione e all’educazione al rispetto delle regole: Michele Pompili, Presidente di ASD Ciclo Ducale, parlerà degli interventi realizzati per garantire la sicurezza a tutti i partecipanti della Straducale; Piergiorgio Guelpa illustrerà la preziosa attività svolta dal Centro Nazionale Pedalo Sicuro AMI BIKE.

Il campione Michele Scarponi.

Giovedì 11 aprile il Pat farà tappa ad Ancona, allo Zucchero a Velò. La Fondazione presenterà i ragazzi di scrittori Bidon, ciclismo allo stato liquido, e la loro nuova fatica letteraria “Chissà che l’utopia non vinca”. Ecco cosa dicono Filippo Cauz e Leonardo, due del gruppo Bidon, del loro libro :“Si dice che l’utopia sia un’illusione, qualcosa da stolti sognatori, tanto stupida da squalificare chi la insegua, come se non avesse di meglio da fare che sprecare il proprio tempo. Eppure basterebbe alzare gli occhi al cielo, alzarsi in piedi sui pedali, per accorgersi che l’utopia è qualcosa di tangibile, visibile a occhio nudo”. Una serie di storie e visioni dal respiro ampio, che va ad abbracciare l’intera stagione ciclistica 2018 e oltre. Al suo interno le vicende degli uomini e delle corse si sviluppano come sogni, in una lunga navigazione verso un’isola dove tutto si compia, e poco importa che questo inseguimento raggiunga o meno il suo risultato. “Chissà che l’utopia non vinca” è un omaggio esteso a chi pedala, racconta, sogna usando la bicicletta come strumento per inseguire l’orizzonte. È un libro in cui dopo un pezzo su Ernest Hemingway si parla con nonchalance di Niki Terpstra; tra Froome e Rogli spuntano Giotto e Garcia Márquez. In mezzo c’è spazio per due lunghi diari giornalieri (quello di Eugert Zhupa dal Giro d’Italia e quello di Bidon al Tour de France) e per sei lunghi articoli e due interviste attraverso cui ripercorrere una stagione di ciclismo ma anche scoprire le vite di Graeme Obree e di Claudio Gregori, o esplorare la Filottrano orfana di Michele Scarponi.

Filottrano, la piazza principale

Venerdì 12 aprile il Pat ritorna a casa, a Filottrano, dove alle 21.00 sempre in Sala del Consiglio, tra le stampe di Piras, il giornalista Marco Pastonesi condurrà il dibattito “Là, dove pedala la memoria”. La memoria e il ciclismo, due compagni di viaggio che a Filottrano si fermeranno per una sera a raccontarsi, per non dimenticare, ma sopratutto per indicarci una strada dove sia possibile ancora pedalare e raccontare in sicurezza. Tra gli ospiti del dibattito gli ex ciclisti marchigiani Simone Stortoni, Mario Mancini, Enrico Paolini, Angiolino Piscaglia, Giancarlo Polidori, Pierino Primavera, Gioia Bartali, la nipote del grande Gino Bartali, Leonardo e Filippo di Bidon. Sabato 13 aprile si passa all’azione. Alle 14 il Pat sale sul suo mezzo di trasporto preferito, la bicicletta, per pedalare lentamente da Cantalupo, la frazione dove Michele è cresciuto, a Filottrano e ritorno. A tutti i partecipanti sarà offerta una merenda dalla Fondazione al termine della pedalata. Raduno alle 14, area verede di Cantalupo. In serata al teatro Torquis alle 21 sarà di scena lo spettacolo narrativo-musicale “ioelei” nato dall’incontro tra Federica Lisi Bovolenta, ex pallavolista, e la cantautrice Pia Tuccitto. Federica Lisi Bovolenta, stella della pallavolo femminile, azzurra ai Mondiali juniores e Universiadi in Nazionale, al culmine della sua carriera abbandona lo sport per dedicarsi a quella che è la sua professione più amata: moglie e madre. Oggi Federica lavora alla FIPAV di Ravenna, dove abita, si dedica a tempo pieno ai suoi 5 bambini (Alessandro, Arianna, le gemelle Angelica e Aurora ed il piccolo Andrea) e alla sua missione: tifare la vita al grido di non mollare mai! Suo marito, il campione Vigor Bovolenta, è scomparso all’improvviso nel 2012 in seguito a un malore durante una partita di pallavolo.

Le gigantografie di Michele Scrponi all’ingresso di Filottrano che hanno accolto nel 2018 i corridori della Tirreno Adriatico (foto Cristian Carletti)

Pia Tuccitto, cantautrice toscana da vent’anni protagonista della scena rock italiana, ha iniziato la sua carriera nel team di Vasco Rossi, con il quale ha trascorso 15 anni durante i quali hanno condiviso i palchi dei più importanti eventi live (tre edizioni dell’ Heineken Jammin’ Festival, Rock R’evolution e i tour del cantautore di Zocca). Alcune delle sue canzoni sono state scelte e interpretate da altri artisti come Patty Pravo, Irene Grandi e lo stesso Vasco che ha inciso e trasformato in una hit “E…”, scritta da Pia alcuni anni prima. Ha due album all’attivo, dal 2011 è produttrice di se stessa e ha già pubblicato 4 singoli, uno all’anno (Com’è bello il mio amore, Sto benissimo, 7 Aprile, My Radio) oltre alla versione spagnola del primo (Que bonito mi amor ), che sta riscuotendo ottimi consensi nel mercato internazionale. Domenica 14 aprile sarà il giorno della Seconda Granfondo Michele Scarponi “Strade Imbrecciate”, la corsa voluta dallo stesso Michele che il suo funclub, oggi divenuto Gruppo Ciclistico Michele Scarponi, ha realizzato per onorare nei migliori dei modi il campione. Quando la corsa sarà scattata, in piazza Cavour verrà organizzata, in attesa dell’arrivo dei corridori, una Gincana per tutti i bambini. (info: www.fondazionemichelescarponi.com oppure www.michelescarponi.it)

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