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La consulta del disabile torna realtà,
il consiglio comunale approva
all’unanimità il suo ripristino

ANCONA - 'Consulta dei diritti delle persone con disabilità' è il nuovo nome ufficiale dell'organismo che tornerà a riunire tutte le associazioni e anche chi, per le più svariate ragioni, un'associazione non ha

di Antonio Bomba

La consulta del disabile torna a essere realtà. ‘Consulta dei diritti delle persone con disabilità’ è, per la precisione, il suo nuovo nome ufficiale. La mozione in merito è stata proposta ieri dalla consigliera Maria Grazia De Angelis (Fdi) e approvata all’unanimità da tutta l’assise dopo mesi di lavoro in commissione.

Un’iniziativa quantomai importante perché un importante organo rappresentativo tornerà ‘attivo’ e consentirà alle associazioni, ma anche a chi un’associazione non ha, di portare a conoscenza della giunta e dei rappresentanti dei cittadini, problemi e difficoltà dei loro rappresentati. Un momento di unità importante, 25 voti a favore su 25 consiglieri presenti, sottolineato più volte da maggioranza, opposizione e dalla delegata del sindaco di riferimento per queste questioni, Manuela Caucci.

«La consulta – ha iniziato a spiegare De Angelis, propositrice della mozione ricapitolando un po’ tutta la storia – era già esistente nel comune ed era chiamata la ‘Consulta della disabilità’ dal 1992. Però è stata utilizzata pochissimo. Poche sedute e queste poco pregnanti». E invece «i soggetti coinvolti – va avanti la dottoressa – han chiesto che questa consulta tornasse in vigore. Nel 2018 la stessa proposta non fu accolta favorevolmente né dagli uffici né dall’amministrazione di allora. Adesso invece è proposta da tutto il gruppo consiliare di Fratelli D’Italia da parte di tutti i cittadini». Come detto, recependo la volontà dell’Onu, si chiamerà ‘Consulta dei diritti delle persone con disabilità’ e, come il nome lascia bene intendere «sarà consultiva. Le varie associazioni – spiega il funzionamento della stessa la consigliera di Fratelli D’Italia – che parteciperanno potranno partecipare al consiglio con proposte e potranno essere motore di indirizzi sulle scelte di alcuni temi relativi alla disabilità. Questo tenendo conto che non tutti hanno la possibilità economica di avere un’associazione. Questi singoli cittadini parteciperebbero alla consulta stessa. Magari sono costrette a letto – fa un esempio – e non possono partecipare. E allora verranno rappresentante da chi può».

Tra le modifiche chieste dall’opposizione e condivise dalla maggioranza figura che si tenga conto «degli spazi di confronto dinamico sulle possibili risposte ai bisogni sociali dei cittadini e continui il percorso partecipativo ai tavoli di co-programmazione e co-progettazione» e andando ancora avanti occorrerà «redigere un nuovo elenco di tutte le associazioni riguardanti le disabilità e operanti nel territorio di competenza, invitare queste a iscriversi all’elenco del Comune per partecipare alla consulta al fine di garantire che tutte le disabilità vengano rappresentante tutte le specificità».

Infine «La consulta almeno 4 volte l’anno dovrà essere convocata e poi riunirsi». E il regolamento della consulta stessa? Per l’approvazione definitiva si stanno limando tutti i dettagli e ci vorrà ancora un po’.

Mirella Giangiacomi (Pd) a nome dell’opposizione ha ricordato tutto il percorso fatto e ringraziato l’assessora Manuela Caucci per la disponibilità dimostrata. Quest’ultima ha a sua volta ringraziato tutti sottolineando diversi aspetti: «È un tema a cui tengo particolarmente» è stato il primo. E poi come  «Tutti sono stati collaborativi, maggioranza e opposizione. Perché quando si tratta di argomenti simili e si trova la giusta via tutti assieme, si dà un bel segnale a tutta la città». Infine l’auspicio: «Mi auguro che questa convergenza che ha riguardato temi che a me riguardano si possa ritrovare anche in altre situazioni».

Maria Grazia De Angelis, Fratelli D’Italia

«La Consulta dei diritti delle persone con disabilità – è il comunicato stampa inviato da Fratelli D’Italia – da noi fortemente voluta, è tornata ad essere una realtà nel comune di Ancona dove era stata approvata nel 1992 e poi messa nel dimenticatoio dopo uno scarso utilizzo. La riattivazione della Consulta era stata richiesta già nel 2018 ma non fu condivisa dalla precedente amministrazione. La mozione è passata all’unanimità in quanto il convinto ‘riproponimento’ da parte della maggioranza e l’importante spinta dal basso da parte di cittadini e delle associazioni ha convinto anche la minoranza. Soddisfatti del risultato annunciamo – è la conclusione – il ripristino della Consulta che ha preso il nome di Consulta dei diritti delle persone con disabilità».

L’assessora Manuela Caucci

Mirella Giangiacomi, Partito Democratico

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