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Sea Eye 4 salva altri 61 migranti:
la nave umanitaria non attraccherà più
ad Ancona ma a Reggio Calabria

SOCCORSI - Accolto l'appello per un approdo più vicino avanzatio dall'imbarcazione umanitaria che sarebbe dovuta arrivare martedì nello scalo dorico e che ora sta navigando con a bordo 144 naufraghi verso la regione del sud Italia

La nave umanitaria Sea-Eye 4 (foto ufficiale Fb)

 

Non attraccherà più al porto di Ancona, ma è stata destinata a quello di Reggio Calabria la Sea Eye, che due giorni fa ha soccorso con 84 migranti al largo della costa libica e stava vioaggiando verso lo scalo dorico.  L’arrivo era previsto per martedì prossimo. A comunicarlo è stato lo stesso equipaggio della nave umanitaria tedesca che nel frattempo ha tratto in salvo altre 61 migranti nelle acque del Mediterraneo, «in condizioni estremamente difficili». «Due giorni – tre emergenze: il nostro equipaggio è in dispiegamento a tempo pieno. – si legge nella not ufficiale –  Dall’ultimo salvataggio di giovedì, il Sea-Eye 4 è stato chiamato altre due volte per via di allarme. Mentre nel primo caso la Guardia Costiera Italiana è riuscita a prendere il soccorso con la nostra nave di soccorso, la Sea-eye 4 ha salvato altre 61 persone nelle condizioni più difficili venerdì sera. Onda dopo onda si sono già spezzate sulla barca di legno che ha minacciato di affondare a causa dell’estrema intrusione d’acqua. Nonostante l’impegnativa banda di mare, l’equipaggio è riuscito a salvare tutte le persone in sicurezza con la nave della missione di salvataggio».

Il salvataggio (Foto: Melissa Marchi)

L’equipaggio aggiunge che «da allora, l’equipe medica di Medici tedeschi e Sea-Eye lavora sotto pressione in condizioni estreme: un paziente soffriva di avvelenamento da carburante estremo. Il pilota ha dovuto cancellare la richiesta di evacuazione d’emergenza da parte di Malta in condizioni climatiche difficili. Solo sabato mattina l’equipaggio di un elicottero italiano è riuscito a far volare i pazienti in Italia. Secondo il Dr. Gerd Klausen, medico del consiglio per medici tedeschi, ci sono attualmente altri due bambini di sei e dodici mesi. Una cosa è chiara: una nave di soccorso non è il posto giusto per ospitare così tante persone vulnerabili per molto tempo – intanto a bordo ci sono 144 sopravvissuti. Il nostro urgente appello all’Italia affinché ci dia finalmente un porto più vicino è stato finalmente accolto: siamo ora in viaggio verso Reggio Calabria».

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