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Ancona inaugura le Pietre d’Inciampo
nel Giorno della Memoria

CELEBRAZIONI - I piccoli cubi di pietra con targa in ottone incastonati nelle vie della città per ricordare Ferruccio Ascoli e Giacomo e Sergio Russi, vittime delle deportazioni. Le opere dell'artista tedesco Gunter Demnig, presenti già in venti Paesi d'Europa, saranno scoperte venerdì 27 gennaio

 

In occasione della “Giornata della memoria” arrivano per la prima volta ad Ancona, e nelle Marche, le Pietre d’inciampo. Ideate e realizzate dall’artista tedesco Gunter Demnig, le Stolperstein sono cubi di pietra di piccole dimensioni, con sopra una targa di ottone, incastonati nel selciato  delle vie delle città per ricordare, i nomi delle vittime delle deportazioni. Circa 56 mila pietre sono già state sistemate in venti Paesi europei ed ora alla lista si aggiunge anche il capoluogo marchigiano dove Demnig è passato nelle scorse settimane per sistemare le pietre di fronte all’abitazione che fu di Ferruccio Ascoli, in corso Amedola 51, deportato ad Auschwitz, e nella zona del luogo di lavoro di Giacomo e Sergio Russi, lo stabilimento farmaceutico Russi che si trovava nella zona di via Saffi e dei vicoli sotto al Duomo. Venerdì prossimo, 27 gennaio, data in cui ricorre il Giorno della memoria, le tre pietre verranno scoperte. La cerimonia si aprirà alle 11 a Largo Dogana, all’incrocio con via Saffi, dove aveva sede lo stabilimento Russi, alla presenza di una classe V della primaria Faiani e di una classe V delle scuola De Amicis e proseguirà alle 11,45 in corso Amendola, 51, dove lo storico Marco Labbate dell’Istituto storia Marche illustrerà la sua ricerca su Ascoli alla presenza di una classe di III media della scuola Pascoli.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Consiglio regionale delle Marche, Comune di Ancona, Comunità ebraica, Istituto Storia Marche e associazione 24marzo.it e vedrà la partecipazione del presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, del sindaco Valeria Mancinelli, del presidente della comunità ebraica, Manfredo Coen, della senatrice Silvana Amati, di Vera Vigevani Jarach dell’associazione 24 marzoonlus, e dello storico Marco Labbate.
«E’ uno dei modi che abbiamo scelto – spiega il presidente Mastrovincenzo – per rinnovare la promessa di non dimenticare e per fare del Giorno della Memoria un invito caparbio e tenace alla pace, alla tolleranza e all’uguaglianza».
Ferruccio Ascoli, già direttore del Corriere Adriatico prima di essere vittima delle leggi razziali, nacque ad Ancona l’11 agosto 1897 e morì in Polonia, ad Auschwitz, il 30 agosto del 1944.
Giacomo Russi, uno dei nomi più importanti dell’industria farmaceutica italiana, nacque ad Ancona il 19 febbraio 1888 ed è morto in Germania, nel campo di concentramento di Meppen Versen, il 26 luglio del 1944, la stessa data della scomparsa del figlio Sergio Russi, nato ad Ancona il 19 agosto del 1923.

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