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“Alla stazione la moschea
più grande della città”

ANCONA – Il consigliere comunale Udc Tommaso Sanna anticipa il progetto e presenta l’interrogazione alla giunta. L’assessore alla sicurezza Stefano Foresi: “Finora mai avuto problemi con la comunità islamica”

L’area di via Berti a cui la comunità islamica sarebbe interessata (Foto Giusy Marinelli)

 

di Emanuele Garofalo

Una moschea in via Berti, zona Palombella, vicino all’ex Benincasa e alla chiesa in disuso. Un centro culturale islamico che riunirà le tre sedi oggi divise in via Dalmazia 34 e 32 e quella in via Di Vittorio, per diventare il maggiore centro di culto islamico di Ancona, con una scuola coranica oltre agli spazi per la preghiera. E’ questo il progetto, anticipato dal consigliere comunale Udc Tommaso Sanna, che avanza dubbi sulla convivenza con il quartiere e il resto della città. “Tutto legittimo, non ho nulla in contrario, ma siamo pronti per questo grande centro islamico?”, chiede Sanna, rivolgendosi all’assessore alla sicurezza Stefano Foresi. Dal presidente della comunità islamica Mohamed Nour Dachan nessun commento per ora, ma l’idea di un nuovo luogo di culto che riunisca le sedi sparse della città è in cantiere da tempo. E’ noto anche alle forze dell’ordine. Il luogo individuato sarebbe un capannone industriale in disuso nella zona di via Berti, alla Palombella, che la comunità islamica dovrebbe acquistare.

Tommaso Sanna

“Per quelle che sono le competenze del Comune, abbiamo un livello di sicurezza tale da non urtare la sensibilità del resto della città? Le loro festività non sono nella nostra cultura, mi chiedo quale impatto può avere sulla società aprire questo centro islamico”, continua Tommaso Sanna. “Non sono a conoscenza di questo progetto – ha risposto l’assessore Stefano Foresi -, ma finora non abbiamo mai avuto problemi con i centri di via Dalmazia e via Di Vittorio. Abbiamo sempre avuto la piena collaborazione e non vedo problemi di sicurezza di sorta”. Sanna incalza. “Mi fa piacere che finora non ci siano stati problemi, ma credo che una grande concentrazione della comunità islamica può creare difficoltà” aggiunge il capogruppo Udc, ricordando anche la vicinanza con l’ex Benincasa, che ospita il punto di accoglienza per le persone senza fissa dimora Un Tetto per Tutti, con il rischio di sommare nella zona della stazione una serie di situazioni a rischio per la convivenza del quartiere.

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