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I poliziotti portano auguri
e doni ai bambini sfollati di Visso

LORETO - Il piccolo regalo scelto dalla Questura come ricordo dell’incontro è una scintillante pallina blu con la scritta “113” un numero che rappresenta la vicinanza della Polizia di Stato a chi ha bisogno di aiuto, di conforto, di soccorso.

I poliziotti della qustura di Ancona incontrano i bambini sfollati di Visso a Loreto

Questa mattina il Questore Vicario, Pasquale Barreca, in rappresentanza del Questore Oreste Capocasa, ha fatto visita agli alunni delle zone terremotate ospitati presso un Istituto scolastico messo a disposizione dal Comune di Loreto.

Alle ore 11, insieme al vicequestore Cinzia Nicolini e al Dirigente del Commissariato di Osimo, Mariella Pangrazi e una rappresentanza dei poliziotti in servizio nella provincia di Ancona, il Vicario del Questore ha varcato le soglie della Scuola che ospita 75 alunni di elementari e medie di Visso che hanno accolto la Polizia di Stato con grande entusiasmo e curiosità, improvvisando un concerto di Natale con canti e musiche.La Questura di Ancona ha voluto portare i suoi auguri ai bambini che ogni mattina raggiungono la nostra provincia per continuare a studiare e ritrovare, dopo le scosse di terremoto del 26 e 30 ottobre u.s., una normalità, in attesa di ritornare nelle proprie aule da dove hanno iniziato l’anno scolastico.

Incontrare 75 bambini è significato raggiungere anche 75 famiglie e dimostrare loro tutta la vicinanza dell’Istituzione, soprattutto in prossimità delle imminenti feste che li vede lontani dalla loro terra e fuori dalle loro abitazioni.Il piccolo regalo scelto dalla Polizia come ricordo dell’incontro è una scintillante pallina blu con la scritta “113” un numero che rappresenta la vicinanza della Polizia di Stato a chi ha bisogno di aiuto, di conforto, di soccorso.

“Una pallina dell’albero di Natale, delicata e preziosa come le vostre vite, bambini – ha sottolineato Pasquale Barreca – un simbolo di Natale da portare in famiglia con l’auspicio che presto venga appeso di nuovo all’albero di casa”.

 

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