L’associazione Luca Coscioni di Ancona ha depositato un esposto penale contro il Comune di Loreto, città meta di pellegrinaggi religiosi internazionali, per la mancata adozione del Peba, il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche.
“Lo abbiamo inviato il 25 gennaio alla Procura della Repubblica di Ancona – fa sapere in una nota Renato Biondini, segretario della cellula di Ancona – Ci siamo dovuti rivolgere alla magistratura per avere giustizia, per far rispettare i diritti delle persone con disabilità motoria e sensoriale, far rispettare la legge; valutando eventuali responsabilità degli amministratori del Comune di Loreto. Non è solo una questione di mancato rispetto della normativa sulle barriere architettoniche, quello che non possiamo accettare è anche l’indifferenza e le mancate risposte dell’amministrazione comunale, che per legge è tenuta a dare. Ma come è possibile che il Comune di Loreto non risponde a quattro lettere di cui due del difensore civico regionale?” L’associazione Luca Coscioni dà fiducia alla magistratura e conta di avere giustizia in tempi brevi.
Il sindaco di Loreto, Paolo Niccoletti riconosce “le legittime e giuste motivazioni” dell’associazione ma evidenzia che “la gran parte dei Comuni delle Marche è inadempiente e non ha ancora adottato il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche, come lo stesso ombudsman ha rilevato nella lettera che ci ha spedito, tanto che il consiglio regionale ha deliberato in materia. La mia città comunque risponderà con i fatti: abbiamo già stanziato 30 mila euro in bilancio, e i lavori sono in corso, per realizzare il vialetto in via Sisto V che agevola l’acceso ai bagni pubblici. Quello che mi dispiace è la strumentalizzazione politica fiorita sulla vicenda, che, ripeto, al di là delle giuste ragioni, è stata caldeggiata dal malumore di qualcuno per le poltrone che non ha ricevuto a Loreto”.
Non si è fatta attendere la replica del gruppo Fb Cittadini ‘F’attivi Loreto a sostegno dell’associazione Luca Coscioni e per stigmatizzare le parole del primo cittadino. “In uno stato di diritto i cittadini meritano il rispetto, meritano risposte, meritano di non essere appellati con aggettivi ai quali un sindaco non dovrebbe ricorrere per etica morale ed istituzionale. – scrivono in una nota i cittadini Fattivi – Se le dichiarazioni del sindaco di Loreto sono ciò che realmente pensa dei suoi cittadini, crediamo che dovremo dare urgente seguito a altre richieste agli organi competenti. Noi siamo tra quelli che hanno sollevato il problema insieme all’associazione Coscioni ed il signor Corrado Rizzo, sarebbe interessante sapere di quale strumentalizzazione politica e richieste di poltrone parla il sindaco di Loreto”.
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