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Vittoria sul campo e sugli spalti,
i biancorossi tornano
a festeggiare (Video)

CALCIO – Debutto vincente dell'Anconitana a Falconara grazie al gol di Colombaretti. E' la vittoria dei tifosi che hanno creduto nel progetto di Marconi e hanno affollato la tribuna del Roccheggiani. Il difficile arriva ora
I festeggiamenti al termine dell'esordio vincente a Falconara dell'Anconitana

La tribuna del Roccheggiani di Falconara piena dei 1.200 sostenitori dorici

di Giuseppe Giannini

Parte con il piede giusto l’Anconitana che vince all’esordio in campionato. Il gol che decide il match è di Tommaso Colombaretti che fa valere subito esperienza e mestiere alla prima di campionato. Un lampo che fa scordare la condizione atletica deficitaria di una squadra che non ha ancora digerito i giusti automatismi. Ma è difficile pretendere di più da un gruppo assemblato in neanche 25 giorni. E allora quella del Roccheggiani è la vittoria del pubblico, che in oltre mille unità trascina la squadra fino all’obbiettivo. È la vittoria di mister Lelli capace di dare una amalgama e uno spirito guerriero ai suoi ragazzi dopo neanche un mese di lavoro. È la vittoria del presidente Stefano Marconi che ha scongiurato il game over del calcio biancorosso e ridato speranza ad una tifoseria martoriata dalle vicende degli ultimi due anni. Il popolo dorico sembra aver compreso il rischio corso e non manca all’appuntamento con ripartenza dopo il terzo crac in tredici anni. Spettacolo ed emozioni sugli spalti. Meno in campo dove l’Ancona annaspa nei primi minuti. Il palo grazia Angiolani e Colombaretti che combinano una mezza frittata. Una palla innocua che però provoca un fraintendimento fra i due esperti giocatori. Con il palo alla destra del portiere che evita l’ennesimo dolore agli anconetani dopo appena tre minuti di gioco. Al 9′ invece Papadopulos innescato da un contropiede di Spifti tutto solo al limite dell’area si fa rimontare dai difensori. Poi però l’Anconitana si riprende e inizia a macinare gioco. Mandarino ci prova da fuori al 12′ e poco dopo Apetzaguia fa tutto bene ma chiude troppo la conclusione di sinistro. Continua la torcida biancorossa sugli spalti del Roccheggiani mentre scivolano via i minuti di gara. Il presidente Stefano Marconi in piedi in tribuna, affiancato dal figlio Stefano e il vicepresidente Robert Egidi tradisce inevitabilmente una grande emozione. Si può davvero tornare a sperare che un imprenditore anconetano doc possa tornare a occuparsi seriamente della squadra della città. E alla mezz’ora con la tribuna stracolma e fiera non si respira davvero la dimensione in cui la squadra e’ tragicamente sprofondata. Perché lo stadio di Falconara è un lusso per la Prima Categoria. La città tra le più le più generose ad offrire i suoi spalti ai tifosi biancorossi. E solo il tempo ci dirà se chi non è voluto mancare al battesimo dell’Ancona calcio 4.0 in questa splendida giornata di sole e di festa resterà fedele al progetto. Molto dipenderà dai risultati della squadra in campo, ma anche dalla proverbiale apatia degli anconetani e di quei tifosi che hanno nel tempo disertato lo stadio e lasciato di fatto che potesse accadere tutto ciò che poi è accaduto alla squadra del capoluogo regionale. Dall’addio di Marinelli, alla triste epopea della gestione di Sosteniamolancona, è quella ancor più scellerata di Miani & co.
Intanto in campo la partita si fa più intensa, i duelli anche fisici aumentano di vigore, il pubblico canta. Arriva così al 36′ la prima vera occasione dell’undici di mister Lelli che prova a colpire con Apetzaguia. Ma la tigre di Cuba spara alto da posizione defilata. Al 39′ il primo corner. Altra proprietà di Mandorino che si incarica di tutti i calci piazzati. Mastronunzio lavora di fisico e mestiere ma è ancora indietro di condizione.
Condizione che fa soffrire i dorici nel finale del primo tempo quando Aquilanti trova il jolly dalla distanza, supera Angiolani, ma la traversa nera al falconarese la gioia del gol. Risponde l’Ancona al 46′ con Brasili prende il tempo a tutti e di testa impegna severamente il portiere di casa. L’Anconitana insiste ma sugli sviluppi di un corner l’arbitro non vede un plateale fallo su Colombaretti steso dopo aver crossato in area. Si innesca così un 3 contro uno ed è bravo a recuperare Marengo che trattiene quel tanto che basta Beleomenico per beccarsi solo il cartellino giallo ma evitare guai peggiori. Nella ripresa fuori Cardoso, oggetto non identificato nel primo tempo, e dentro Gramacci. Un fedelissimo di Lelli e under biancorosso nella stagione del triplette in Eccellenza. L’Ancona spinge con continuità e al quarto d’ora sugli sviluppi di un corner Marengo pesca Brasili sul dischetto. Perugini, tra i migliori dei locali, arriva prima sul pallone e l’esterno dorico calcia sul piede dell’avversario facendo invocare il calcio di rigore in tribuna. Ma in campo nessun accenno di protesta segno che l’arbitro ha preso la decisione corretta. Al 17′ punizione di Mandorino dalla trequarti, incornata di Colombaretti che insacca di testa e fa esplodere lo stadio Roccheggiani. Si aprono gli spazi e Mastronunzio, Marengo e Mandorino giocano sul velluto. Dentro anche il Jolly Tantuccio al posto di uno stremato Pucci. Lelli passa al 4-3-3. Gramacci sale a destra nel tridente con Mastronunzio centravanti e Apetzaguia a sinistra. In mezzo Mandorino fa il play con Tantuccio interno destro e Marengo a sinistra. Un centrocampo che non c’entra nulla con la categoria. L’Ancona amministra e prova qualche strappo ma senza strafare. I carichi di lavoro di una squadra partita in forte ritardo non consentono di chiudere la partita. Ma l’atteggiamento di Lelli, che passa al tre punte, e della squadra in campo è quello giusto. E così i dorici non rischiarono niente dietro pur non riuscendo a trovare l’acuto per il gol della sicurezza. A dieci minuti minuti dal termine problemi muscolari per Gramacci e Lelli getta nella mischia Bartoloni. Ma la musica non cambia ne in campo ne sugli spalti coi tifosi che non smettono di cantare per tutti i novanta minuti. Al 47′ Mandorino arpiona un pallone vagante e con un lancio millimetrico serve Apetzaguia sulla trequarti. Il cubano mette giù ma si intestardisce nei dribbling e con egoismo getta alle ortiche una azione che poteva chiudere con qualche minuti di anticipo il match. Ma alla fine è, non senza qualche apprensione per l’ultima palla scodellata in area dai locali al fotofinish, l’Anconitana festeggia con il proprio pubblico. La strada è ancora lunga e tutta in salita. Di insidie c’è ne saranno tante. Ma quello di oggi è il primo passo verso la risalita dell’Anconitana.

FC FALCONARA 0
US ANCONITANA 1

FC FALCONARA (4-3-3): Caruso 5,5; Principi 6, Giovannetti 6, Cola 5,5 (24′ st Grilli sv); Perugini 7, Aquilanti 6,5, Formica M. 6,5 (39′ st Polonara sv), Braconi 5,5; Beldomenico 6 (11′ st Noudem 5), Prifti 6,5 (43′ st Formica R. sv), Papadopulos 4,5. A disp. Sartini, Formica R., Gigli, Pelonara, Turchi.

Allenatore Cantani 6,5

US ANCONITANA (4-4-2): Angiolani 6; Brasili 6,5, Colombaretti 7,5, Rossi 7, Cesaroni 7; Pucci 6 (18′ st Tantuccio 6,5), Marengo 7, Mandorino 7,5, Cardoso 4,5 (1′ st Gramacci 7 e al 34′ st Bartoloni 6); Apetzaguia 5,5, Mastronunzio 6. A disp. Ruspantini, Polenta, Fabrizi, Massei, Bartolini.

Allenatore Lelli 8

Arbitro Biagini di Pesaro

RETI Colombaretti al 17′ st.

NOTE: spettatori 1200 circa. Ammoniti Formica M., Marengo, Cesaroni. Corner 0-4. Recuperi pt 3′ e st 5′.

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