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Ufficio Speciale Ricostruzione,
incontro in Comune e nuove direttive

FABRIANO - Cesare Spuri dell'ufficio ricostruzione al rapporto dall'assessore Pascucci per fare il punto sulle minsure per la ricostruzione.

di Sara Bonfili

“Nuove linee guida per la ricostruzione”. Questo il responso del direttore dell’ufficio speciale per la ricostruzione Marche Cesare Spuri ai quesiti posti nell’incontro di martedì scorso in comune. Al centro, le misure per velocizzare gli iter burocratici connessi alla ricostruzione. Tra i presenti l’Assessore ai Lavori Pubblici di Fabriano Cristiano Pascucci, lo staff dell’ufficio ricostruzione Marche, il Dirigente del Settore Assetto del Territorio Roberto Evangelisti, i tecnici privati e gli amministratori di condominio. Il Dott. Spuri ha illustrato i prossimi provvedimenti che l’Ufficio Speciale sta predisponendo.

Oggi l’assessore Pascucci ci ha spiegato quali sono i problemi che i tecnici hanno riscontrato. “Sono stati soprattutto nell’interpretazione di rafforzamento locale e  miglioramento sismico, la cui differenza” , spiega l’assessore Pascucci – “spesso è sottile per alcuni lavori di rafforzamento che fan sì che gli stabili rispondano diversamente alle sollecitazioni e diventano interventi di miglioramento sismico. In questo modo cambiano le richieste di interventi e quindi di finanziamenti per le inagibilità B e C. Per i casi di E, paradossalmente, non ci sono problemi, perché l’interpretazione è certa”.

Spuri ha sottolineato che incontri analoghi verranno fatti dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione anche in tutti gli altri comuni colpiti dal sisma, con problemi simili di interpretazione delle ordinanze.

Ampio spazio dedicato alle domande degli intervenuti. Tra i dubbi quelli relativi alle tempistiche, molto rallentate rispetto al sisma del 1997, per motivi burocratici e organizzativi. Inoltre, “un altro problema emerso tra gli addetti ai lavori è quello della non conformità urbanistica. Spuri ha risposto definitivamente che non è possibile condonare le non conformità. O vanno eseguiti i lavori prima, oppure vanno demolite le costruzioni”. Questo il punto di Spuri nei confronti degli amministratori e dei tecnici. Spesso infatti le procedure per la ricostruzione sono rallentate per questi motivi. Ma rispetto ad altri sismi, va tutto molto più a rallentatore, specialmente sulla ricostruzione pesante “perché la normativa è diversa”, ha commentato la De Micheli dopo la posa della prima pietra della Scuola Materna Don Petruio.

Ma anche perché la maggior parte delle aree urbanizzate, nelle Marche, non è pronta. E’ dato di ieri della Protezione Civile che nelle Marche sono state consegnate 214 casette sul 1843 richieste. Un ottavo, a oltre un anno di distanza dal sisma, di quanto aveva previsto il presidente della regione Luca Ceriscioli, in un incontro del 17 maggio 2017, con l’affermazione “la stragrande maggioranza delle SAE per ottobre saranno pronte”.

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