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Potere al Popolo presenta
i suoi candidati “dal basso”

AL VOTO - La nuova compagine di sinistra ha presentato la sua lista, molti esponenti del sociale, dai movimenti e dalle associazioni del territorio. «Una lista che viene dalle persone comuni e che intende far ripartire il Paese dall'applicazione della sua Costituzione»

I candidati di Potere al Popolo

 

 

Al centro i principi sanciti dalla Costituzione italiana: lavoro, pace, uguaglianza, insieme all’affermazione della centralità del pubblico, in primis in Sanità. Sono le linee guida lungo le quali si muovono il programma ed i candidati di Potere al Popolo, che si sono presentati oggi ad Ancona. «Una lista che viene dal basso, dalle persone comuni − come la definiscono i loro esponenti − e che non vuole essere solo un programma elettorale, ma un progetto per il futuro». C’è chi proviene dai centri sociali, chi ha avuto esperienza nel sindacato, e poi operatori culturali ed educatori, molti provenienti da movimenti ed associazioni come “Non una di meno”. «Parliamo dei problemi della gente comune, perché sono i problemi che viviamo sulla nostra pelle tutti i giorni» afferma Rosaria Diamantini, candidata alla Camera, collegio uninominale Fano-Senigallia. Diversi i disillusi della politica, che hanno visto in Potere al Popolo l’unica alternativa al proprio astensionismo ed ha così deciso di mettersi in gioco, come Lucia Interlenghi, addetta al servizio mense, di Fermo, candidata al Senato, collegio uninominale Civitanova-Fermo-Ascoli, ed anche come Raffaele Natella, candidato al Senato, listino proporzionale. Non solo disillusi, molti i giovani, che inaugurano con Potere al Popolo il loro impegno politico, come Domiziana Acciarri, 27 anni, operatrice nelle comunità di minori stranieri non accompagnati e di vittime di tratta, candidata alla Camera, collegio proporzionale, Ascoli-Fermo-Macerata. «Potere al Popolo è l’occasione della mia generazione, la generazione dei tagli, alla sanità, alla cultura, al lavoro, all’ambiente. La politica ci ha fatti sempre sentire inappropriati ed inadeguati, riempiendosi solo di belle parole come difesa dei lavoratori, accoglienza, e oggi ci siamo ritrovati con precariato, jobs act, decreto Minniti-Orlando, Buona scuola. A tutto questo voglio e vogliamo dire basta. Siamo − aggiunge − in un’epoca di deficit culturale allarmante, che denota la mancanza di conoscenza a livello storico e lo sprezzo per la dignità umana. Potere al popolo chiede l’applicazione della Costituzione, di far nascere il nuovo all’interno di questa crisi sociale, economica ed ecologica». Candidato nello stesso collegio di Acciarri, Stefano Carulli, 30enne, arrivato trafelato da una Macerata sotto assedio per la sparatoria di questa mattina. «Io vengo dai movimenti del 2008-2010, dalla mobilitazione contro la riforma universitaria Gelmini, dalle piazze degli Indignados. Movimenti che non sono andati avanti e così ci siamo chiusi nelle nostre buone pratiche, il lavoro con i ragazzi, per ricomporre quello che la società frammenta. Con Potere al Popolo vogliamo ribaltare il tavolo della politica. Lavoriamo per cambiare il Paese, colpito profondamente nei suoi diritti sociali, anche se abbiamo il vento sempre contro. E alla fine vinceremo perché abbiamo ragione».

Candidati – tutti corredati da un “curriculum sociale”, requisito indispensabile per presentarsi – anche Giuseppe Cucchiarini (Senato uninominale Pesaro-Fano-Senigallia); Stefania Castellucci (Camera proporzionale, Ascoli, Fermo, Macerata) che spinge su «pace, disarmo e rottura del vincolo di subalternità con la Nato, interdizione delle armi nucleari, perché forse non tutti sanno che abbiamo delle bombe nucleari ad Aviano e Gheri»; Valeria Carnevali, di Fabriano, candidata alla Camera, collegio uninominale Ancona; Stefano Gatti, di Fabriano, candidato Senato plurinominale.

Focus su lavoro e Europa per Stefano Tenenti, sindacalista ed ex dipendente della Sanità, candidato al Senato, collegio uninominale Ancona-Macerata. «Questo movimento è l’unico che ha una posizione radicale rispetto a determinate questioni, su tutte Europa e lavoro. Lavoreremo per un’Europa diversa e neghiamo che in Italia ci sia una ripresa economica, almeno per le fasce più deboli della popolazione. Ricostruiremo quella massa d’urto necessaria a far recuperare la dignità dei lavoratori di questo Paese».

A completare la squadra: Anahita Dowlatabadi Hoseinpour, iraniana, dal 2006 in Italia, dove vive con il marito ed i suoi tre figlie, lavorando in un’azienda agricola. «Lotto per dare nuova forza a quei diritti per i quali si sono battute per la loro conquista le generazioni prima di noi e che ora sono disattesi, dall’applicazione della 194, all’articolo 18»; Fabio Pasquinelli, consigliere comunale di Osimo con L’altra Osimo con la sinistra, avvocato, candidato alla Camera proporzionale Ancona-Pesaro, che sottolinea: «Rispetto agli altri partiti siamo una forza collettiva, che punta ad unire, a rapprentare dal basso. Il nostro progetto non nasce da una discussione interna, ma dalle lotte reali e sociali portate avanti sul territorio». Infine, Giuseppina Severi, di Gabicce, candidata alla Camera collegio Pesaro-Urbino. «Siamo l’azione di sinistra, quella vera. E domani (4 febbraio) a Pesaro abbiamo indetto il No Minniti day, e saremo a Pesaro a dare aiuto a quelle persone che vivono per strada, e che il ministro, candidato Pd a Pesaro, ha detto che devono essere allontanate».

 

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