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Niente più arte in centro,
la protesta del circolo culturale Antognini

ANCONA - L'associazione promotrice di molte iniziative, in particolare di pittura, denuncia la chiusura degli spazi espositivi del piano terra del Rettorato e dell'Atelier dell'Arco Amoroso

Il Rettorato

 

Niente mostre in centro città. La denuncia arriva dal circolo culturale Carlo Antognini, che sottolinea: «Sia la sala a pianterreno del Rettorato, in piazza Roma, sia l’Atelier dell’Arco Amoroso in piazza del Papa, sono chiusi alle mostre e a qualsiasi iniziativa. Rispetto al  primo, non si sa cosa la Provincia ci voglia fare, pare addirittura che voglia venderlo. Mentre all’Atelier dell’Arco Amoroso, pare che il Comune voglia farci dei lavori, ma il portone è sempre sbarrato».

La sala a pianterreno del Rettorato, è stata teatro di molte mostre organizzate dal circolo culturale Carlo Antognini con artisti importanti, come Elsa Volpini, Augusto Salati, Stefania Novelli, Stefano Tonti, Mary Sperti e tanti altri. Oltre ad ospitare mostre e iniziative di altre associazioni culturali della città. Lo stesso dicasi dell’Atelier dell’Arco Amoroso, dove nel 2010, si è tenuta “The collective eye”, una tra le più importanti mostre di video arte internazionale (con artisti del calibro di Yoko Ono), che sia mai stata allestita ad Ancona. L’Atelier dell’Arco Amoroso ha ospitato, tra gli altri, con il circolo Antognini, Guido Armeni che non espone mai in città. Lo spazio è stato fucina d’arte a partire dalla serie di Leggere il ‘900 e le sue importanti esposizioni, curate, tra gli altri, dal noto critico Armando Ginesi.
«Ora il cuore della città ha perso due suoi spazi pubblici di particolare rilievo da decenni − incalza l’associazione −. Gli artisti del circolo culturale Carlo Antognini sono costretti ad usufruire della sala con mattoncini a vista di Palazzo Camerata, in via Fanti, ma è decentrata, non è nel cuore della città e del passeggio, si lamentano i pittori»

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