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Violenze sugli anziani genitori,
33enne agli arresti domiciliari

SENIGALLIA - I Carabinieri della Compagnia di Senigallia hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Ancona, su richiesta del Pm della Procura della Repubblica, nei confronti di un 33enne originario di Ostra, disoccupato, che è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari. In più occasione ha picchiato e minacciato gli anziani genitori per farsi consegnare denaro. Il reato contestato è quello di maltrattamenti in famiglia.

di Talita Frezzi 

E’ stata una liberazione per i poveri genitori, costretti da anni a subire le angherie e le violenze del figlio, 33enne disoccupato. L’indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Senigallia, ha preso avvio dalla denuncia presentata alla Stazione di Ostra di due coniugi, anziani genitori stanchi di subire le violenze e le ritorsioni da parte del loro figlio. In particolare il padre ha riferito di una serie di comportamenti fisicamente e psicologicamente violenti: continue aggressioni fisiche e verbali, nel corso delle quali il figlio ingiuriava e minacciava di morte e di gravi conseguenze entrambi i genitori. Poi c’erano le ripicche, quando non otteneva quello che voleva. In alcune occasioni, il 33enne per ripicca aveva causato la rottura ed il danneggiamento di arredi e suppellettili dell’abitazione dei genitori. A dicembre 2017 quando l’uomo aveva staccato il rubinetto della cucina con il quale aveva danneggiato la casa colpendo la mobilia ed infine aveva malmenato il padre causandogli abrasioni alle braccia, i genitori per timore si erano visti costretti addirittura a dormire in camera da letto chiudendosi a chiave.
Un calvario cui i due poveri anziani sono stati sottoposti per quattro lunghi anni e ogni volta le richieste di denaro diventavano sempre più pressanti e continue.
La situazione era diventata così insostenibile che i genitori avevano preferito affittargli un appartamento prima a Fano e poi a Senigallia, dove il 33enne aveva trasferito la sua residenza, proprio per allontanarlo da loro. Tuttavia la precauzione non era servita a nulla perché il figlio, all’inizio ogni due o tre mesi, poi quasi una volta a settimana, si presentava a casa dei genitori per chiedere del denaro. L’ultimo episodio violento, a inizio aprile, quando il 33enne – nel frattempo trasferitosi in un residence a Senigallia pagato dai genitori – gli aveva telefonato preannunciando in modo minaccioso il suo arrivo a casa. Effettivamente il giorno dopo si era presentato a casa dei genitori con la sua auto, armato di bastone con il quale li aveva minacciati chiedendo più soldi. Poi con lo stesso bastone aveva distrutto il campanello e con l’auto era andato volontariamente a sbattere contro una colonna del cancello danneggiandola. Il Gip ha ritenuto del tutto credibili le dichiarazioni dei genitori. Il quadro indiziario è avvalorato dai referti medici rilasciati dal Pronto Soccorso di Senigallia e dalle relazioni dei Carabinieri intervenuti a casa su richiesta delle vittime.
Il provvedimento cautelare eseguito ha applicato all’indagato la misura degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico presso il luogo di dimora a Senigallia, lontano dai suoi genitori. Lo stesso non potrà allontanarsi senza l’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria inoltre, tranne che con il suo avvocato, non potrà comunicare con estranei.

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