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Nuova area carburanti
sull’Asse sud,
la lettera del sindaco

JESI - Massimo Bacci si rivolge alla Coop. La ditta che doveva realizzarlo ha scelto di ricorrere al Tar avanzando una maxi pretesa risarcitoria

Il sindaco Massimo Bacci

Il consiglio comunale di Jesi boccia a più riprese nel 2017 l’insediamento di un distributore di carburanti e autolavaggio in un’area agricola di via Berlinguer, sull’Asse Sud. Lo sportello Suap fa suoi quei provvedimenti e la ditta che fin dal 2015 doveva realizzare l’area di di servizio nei pressi del centro commerciale Arcobaleno, per contro della Coop Alleanza 3.0, impugna al Tar Marche quei dinieghi fondati su motivazione di ordine ambientale e urbanistico, ritenendoli illegittimi e quindi chiedendone l’annullamento. Avanza inoltre la pretesa di un risarcimento danni da ritardo quantificato in 3.240.000 euro, 265.859 euro per ogni l’anno trascorso. Lo scorso 31 maggio il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche ha accolto il ricorso della ditta ed ha annullato la filiera degli atti che negavano le autorizzazioni per la costruzione dell’opera. Ma, pur condannando il Comune di Jesi a risarcire la ditta, ha ritenuto non adeguato il computo presentato dalla stessa ed ha disposto che l’ente locale entro 60 giorni dalla conclusione favorevole del procedimento avviato con l’istanza nel 2015, formuli una proposta risarcitoria secondo criteri indicati dagli stessi giudici amministrativi. Oggi il sindaco Massimo Bacci ha scritto al presidente della Coop una lettera che riportiamo nella versione integrale.

Signor Presidente,

come Sindaco della Città di Jesi desidero esprimerLe il profondo rammarico della nostra Comunità per la posizione di Coop Alleanza 3.0 in merito alla realizzazione di un nuovo impianto di distribuzione carburante in un’area verde all’ingresso del tessuto urbano.

Contro questa realizzazione che cementifica un polmone verde da dove tra l’altro ha inizio la pista ciclabile che attraversa la vallata dell’Esino, si è espresso il Consiglio Comunale, con una larga adesione rappresentativa sia dei gruppi di maggioranza che di minoranza.

In tutti i consiglieri vi è la consapevolezza che non è accettabile che dall’alto, in virtù di normative nazionali che non tengono conto dei voleri di una Comunità, si possa decidere il futuro del tessuto urbano cittadino, ampliandone i confini, gettando calce e cemento dove vi è il verde, contribuendo ad intasare ed inquinare una parte della Città che già soffre di altre criticità.

Rispetto a questa decisione assunta dal massimo organismo istituzionale cittadino ci saremmo augurati che Coop Alleanza 3.0 rispettasse il volere di chi rappresenta la Comunità, in linea con quei valori che Coop Alleanza 3.0 dichiara di esprimere, legati al rispetto delle persone, dei luoghi, dell’ambiente, della solidarietà, della convivenza civile e democratica.

Viceversa, la società che ha avuto da Coop Adriatica (poi confluita in Coop Alleanza 3.0) l’incarico di realizzare l’impattante opera – società interessata per altro, in base a notizie apparse sulla stampa, da preoccupanti indagini giudiziarie – si è subito affrettata a presentare ricorso al Tar, facendo prevalere ai valori che voi richiamate i cavilli giudiziari.

Ebbene, con la presente sono a chiederLe di rivedere autonomamente la posizione di Coop Alleanza 3.0 valutando di soprassedere alla volontà di realizzare un impianto che genera inquinamento, che elimina il verde, che non è voluto dalla Comunità e dai suoi cittadini, tra l’altro collocato in un punto dove vi sono già presenti due diversi impianti di carburante. In tale scenario, con spirito di collaborazione, rinnoviamo l’invito a prendere in considerazione altri siti già a suo tempo proposti dai nostri Uffici, sempre all’interno del perimetro del tessuto urbano.

Nell’augurarmi che tenga in debito conto questa mia che Le scrivo anche a nome del Consiglio Comunale di Jesi, Le comunico che una diversa scelta in ordine alla realizzazione di questo impianto non potrà che vedere i rappresentanti della Comunità jesina schierati in maniera assolutamente contraria nei confronti di una realtà certamente importante sotto il profilo della grande distribuzione e delle attività sociali nella Città, ma che, in questa sua intransigenza, tradirebbe clamorosamente i valori in cui si è sempre riconosciuta e di cui si fa legittimamente vanto con le migliaia di clienti di Jesi e della Vallesina che hanno scelto Coop Alleanza 3.0 proprio perché aderiscono a questi stessi valori.

 

 

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