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Bartender si sfidano da Recchioni:
vince “La pozione magica di Roby”

CIVITANOVA - Re-mixing competition nei locali dell'azienda dove 30 maestri dei cocktail hanno dato spettacolo con le loro creazioni

 

Un momento del contest

Il calore del mezcal, unito ai profumi del Mediterraneo. Nasce così “La pozione magica di Roby”, il cocktail vincitore della prima Re-mixing competition, il concorso ideato da Pierluigi Coppola responsabile spirit’s dell’azienda Recchioni di Civitanova e destinato ai bartender della zona.

La pozione magica di Roby primo classificato

La sfida fra i maestri del cocktail è andata in scena nel quartier generale della Recchioni Srl, in via Borioni a Civitanova. Per una giornata gli spazi aziendali si sono trasformati nel set di una competizione per eleggere il miglior cocktail. Oltre cinquanta le ricette pervenute entro il termine del contest. Di queste l’azienda ha selezionato le migliori trenta invitando gli ideatori a replicarla in sede. A giudicare le creazioni una giuria di cinque persone, tre esperti del settore per la parte della degustazione, un giurato tecnico per la valutazione dell’esecuzione del cocktail e Michele Recchioni, direttore commerciale dell’azienda, per la parte della comunicazione e degli aspetti connessi al racconto del drink. A spuntarla un civitanovese, Gino Benvegnù del bar La Galleria. Sua l’invenzione de “La pozione magica di Roby”. «Volevo qualcosa che in futuro potesse diventare un nuovo classico» – ha spiegato il barman. E la ricetta, a base di mezcal miscelato con sentori di bergamotto e profumi mediterranei ha convinto la giuria. A lui il primo premio del contest. Ha rivisitato invece il Negroni il secondo classificato, Dario Lattanzi del Twins di Montecosaro: nell’anniversario dei 100 anni del leggendario cocktail, il bartender ha proposto “Re-Negroni” giocando anche col titolo dell’evento civitanovese, una versione altamente scenografica, quasi alchemica, del grande classico. Il terzo posto del podio se lo aggiudica il Raval di Ancona con il cocktail firmato Simone Fiorindi e dal suggestivo nome “Don’t call me Paloma” drink fresco dai sapori affumicati e citrici ottenuti selezionando i principali agrumi nazionali, pompelmo, limone e arancia.

«Un evento che ci ha dato grandi soddisfazioni – il commento di Michele Recchioni – era una prima edizione e l’obiettivo principale era quello di valorizzare i prodotti di una selezione premium di spirits inseriti nel catalogo. Prodotti di alta qualità, etichette uniche e particolari che potevano essere miscelati come i barman preferivano. La sfida che avevamo lanciato era quella di creare un nuovo originale cocktail. Secondariamente il contest ci ha consentito di creare un momento di aggregazione per chi lavora dietro i banconi, mettendosi in discussione e giocando con le proprie passioni per la mixology. Un’iniziativa riuscita e che sicuramente replicheremo quanto prima».

 

 

Re-Negroni secondo classificato

Don’t call me Paloma, terzo classificato

 

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