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Bollette ai terremotati congelate
La proroga nel Decreto agosto

SISMA - Il Consiglio dei ministri ha accolto la richiesta dei parlamentari, tramite la sottosegretaria Alessia Morani. Il deputato del Pd Mario Morgoni: «Vorremmo portare le rateizzazioni a 50 mesi»

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Da sinistra Alessia Morani e Mario Morgoni

 

Dopo la reazione avversa bipartisan sulla ripresa dei pagamenti delle bollette nelle aree colpite dal sisma del 2016, la situazione si è sbloccata. Nel Decreto agosto infatti il Consiglio dei ministri ha inserito la proroga della sospensione per quanto riguarda acqua, luce e gas. Le bollette del gas già iniziavano ad arrivare, con rateizzazioni che appesantivano ulteriormente la situazione gravata dalla doppia emergenza sisma e coronavirus.

«Ci siamo attivati con la sottosegretaria Alessia Morani che si è impegnata in prima persona per far inserire il provvedimento nel Decreto agosto relativo all’emergenza coronavirus ed emanato ieri – spiega Mario Morgoni, deputato del Pd -. Si congela il pagamento delle bollette e viene sospeso sicuramente fino alla fine dell’anno. Il decreto però non è ancora stato ufficializzato ma approvato “salvo intese”. Vedremo quali sono i termini. Le bollette comunque vengono nuovamente sospese».

Ora l’attesa è per lunedì, quando dovrebbe uscire il testo definitivo del decreto, per capire se siano stati accolti altri punti sottoposti dai parlamentari, tra i quali quelli che erano stati esclusi – scatenando un mare di polemiche -, dal decreto Rilancio perché prevedevano investimenti pluriennali e non erano provvisti di copertura economica (leggi l’articolo). «Abbiamo chiesto, quando riprenderà il pagamento, che la rateizzazione non sia breve. Adesso quella prevista è di 18 mesi nei casi più lunghi, noi chiediamo che possa essere almeno 50 mesi – dice Morgoni -. Nel Decreto agosto ci saranno anche altri provvedimenti che riguardano la ricostruzione. Ora vedremo quanto il governo ha accolto delle questioni che abbiamo sottoposto al capo di gabinetto di Conte, con il commissario Giovanni Legnini presente. Le tre problematiche fondamentali sono quelle della proroga e stabilizzazione del personale, la proroga dello stato di emergenza fino al 2021 e i provvedimenti di carattere economico. In ballo – conclude Morgoni -, ci sono ancora la proroga della Zona Franca Urbana, la proposta di accantonare il 5% delle risorse per la ricostruzione per iniziative di sviluppo economico. E parallelamente sta partendo un’iniziativa nata da Confindustria, Confartigianato, Università e altri enti del territorio per l’istituzione di una Zona economica speciale. Chiediamo misure corpose e che abbiano una durata nel tempo».

(Fe. Nar.)

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