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Tragedia in via Cupramontana;
sotto sequestro la caldaia

ANCONA - Migliorano le condizioni del dj Andrea Paladini 'Pala' e della mamma. In serata è previsto il loro rientro all'ospedale di Torrette. Per la morte di Giorgio Paladini sarà aperto un fascicolo dalla procura

Lo zio di Andrea Paladini, Giorgio Sacchettoni, nella cucina del nipote e lo stanzino della caldaia posto sotto sequestro

 

Le condizioni di Andrea Paladini e della mamma Lucia migliorano al punto che, nella serata odierna, è previsto il loro rientro dall’ospedale di Ravenna, dove sono stati sottoposti nella notte alla camera iperbarica, al nosocomio regionale di Torrette. Dunque, sono entrambi fuori pericolo anche se necessitano di ulteriori accertamenti medici.
Mamma e figlio erano rimasti intossicati dal monossido di carbonio fuoriuscito presumibilmente dalla caldaia della cucina dell’appartamento dove vivevano, in via Cupramontana, insieme a Giorgio Paladini, 80 anni, purtroppo deceduto.
Nella tarda mattinata di oggi, gli uomini della Squadra Mobile della questura di Ancona hanno posto sotto sequestro la caldaia, che era collocata in un apposito locale all’interno della cucina e che sembra avesse uno dei due tubi scollegato, mentre un fascicolo verrà aperto dalla procura probabilmente per omicidio colposo mentre sull’80enne verrà effettuata l’autopsia.
Dunque, si procederà ascoltando i famigliari e parenti dell’anziano; il titolare della ditta che ha installato la caldaia e l’operaio che giovedì si è recato nella casa di Paladini, dove sembra avesse effettuato dei lavori.
Si apprende intanto che già nella serata di giovedì, la signora Lucia aveva accusato un malore ed era svenuta in casa. Successivamente si era poi ripresa. Ieri, venerdì, tutta la famiglia aveva, come raccontato oggi dallo zio Giorgio Sacchettoni «mal di testa e brividi – ha detto – tanto che pensavamo potessero essere i primi sintomi di un eventuale Covid». L’avvocato della famiglia Paladini, Piergiorgio Sacchettoni, presenterà un esposto. Quando i Vigili del Fuoco, una volta allertati, sono giunti nell’appartamento di via Cupramontana, hanno subito rilevato una «concentrata presenza di monossido di carbonio – ha detto la moglie di Giorgio Sacchettoni, e sorella di Giorgio, Liviana Paladini -. Si è continuato ad arieggiare la casa e sono andati a vedere la caldaia».
Le indagini vengono portate avanti dalla polizia mentre il pm è Serena Bizzarri.

(Al.Big.)

La caldaia, poi sequestrata, nell’appartamento di via Cupramontana

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