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Fontana dei leoni, si lavora
per mettere a punto illuminazione
e impianto idraulico

JESI - Il circolo dell’acqua nella vasca è in fase di rodaggio e piccole impurità di calcare «potrebbero ostruire parzialmente uno dei vari augelli» da cui fuoriesce il liquido, spiega il Comune. In corso Matteotti al via i lavori per completare l'intera pavimentazione

 

«Completato il ritorno della fontana nella sua piazza originaria, si stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli per la sua adeguata illuminazione. I tecnici sono al lavoro per individuare non solo la migliore tonalità bianco-oro per meglio armonizzarsi con il contesto architettonico presente, ma anche il software più efficace per le varie fasi di programmazione dell’impianto. Resta in fase di rodaggio ancora per qualche giorno anche l’impianto idrico perché, come già messo ampiamente in preventivo, è naturale il formarsi di piccole impurità di calcare all’interno del circolo idraulico della fontana che, in fase di avvio, potrebbero ostruire parzialmente uno dei vari augelli da cui fuoriesce l’acqua, aumentandone pertanto la gettata fuori dalla vasca». Il Comune di Jesi rassicura tutti sulle perdite di acqua dalla fontana dei leoni, manifestate in questi giorni nella nuova location di piazza della Repubblica. «L’impianto idrico della fontana, come noto, è attivo ogni giorno dalle ore 8 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 23. L’acqua è ovviamente la stessa che viene puntualmente riciclata, peraltro trattata con una sostanza tale da renderla sgradita ai picconi, evitando così che gli stessi stazionino nel monumento» spiega ancora la nota dell’ente locale. La scorsa settimana il curatore testamentario del tribunale di Milano, ha svolto un sopralluogo in città per le necessarie verifiche  sulla fontana dei leoni, prima di certificare l’avvenuto rispetto delle ultime volontà a un anno dalla morte del fumettista Cassio Morosetti. L’artista ha lasciato la somma di 2 milioni di euro al Comune di Jesi con obbligo però di riportare la fontana con i leoni e obeliscoda piazza Federico II in Piazza della Repubblica, dove si trovava prima della guerra, rendendola perfettamente funzionante anche nel sistema idraulico. In caso di inottemperanza, nel legato testamentario l’artista aveva chiesto di destinare quel denaro in parti ugiali alla “Fondazione Opera San Francesco per i poveri” di Milano, a “Pane quotidiano” di Milano e alla” Lega del Filo d’Oro” di Osimo.

Restando al lavori in centro e spostandosi su Corso Matteotti, si sono completate le prove delle tenute a secco e della malta utilizzata per la pavimentazione finale, dando un esito positivo. «In conseguenza di ciò, la ditta che sta eseguendo l’intervento acquisirà in settimana il materiale necessario per avviare, ad inizio della prossima, l’intera pavimentazione dell’ampia area attualmente scoperta dove sono già terminati i lavori. Questo permetterà, non solo un più agevole transito, ma anche di avere una prima percezione di quello che diventerà Corso Matteotti una volta ultimati i lavori, vale a dire un elegante percorso pedonale, senza dislivelli né barriere architettoniche e dove asfalto e marciapiedi resteranno solo ricordi» chiude il comunicato del Comune.

 

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