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Giorno della memoria:
consegnate le medaglie d’onore

ANCONA - Durante la cerimonia, il prefetto Darco Pellos si è soffermato sulla necessità di «non dimenticare quello che è successo, chi è morto sotto il peso di leggi inique, di una guerra non voluta, non cercata, e che poi è diventata strage, umiliazione, morte»

Un momento della cerimonia in Prefettura

Si è svolta questa mattina in Prefettura una cerimonia di commemorazione delle vittime dell’Olocausto, durante la quale sono state consegnate le medaglie d’onore che il Presidente della Repubblica concede ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti.
Il prefetto Darco Pellos ha sottolineato l’importanza che la celebrazione della Giornata della Memoria riveste, soffermandosi sulla «necessità di non dimenticare quello che è successo, chi è morto sotto il peso di leggi inique, di una guerra non voluta, non cercata, e che poi è diventata strage, umiliazione, morte».
Durante la cerimonia sono stati proiettati alcune foto e documenti dell’epoca, che il prefetto ha voluto definire «carte di inciampo», per riflettere in analogia alle pietre d’inciampo, sulla iniquità dello sterminio.
Sono stati poi consegnati i riconoscimenti a Diego Mingarelli, nipote dell’insignito Giovanni Mingarelli, internato ad Hessen dal 8 settembre 1943 al 8 maggio 1945; a Rocco Pietrini, nipote dell’insignito Gino Pietrini, internato nello Stalag XIID a Stromberg dal 9 settembre 1943 al 12 luglio 1945 e a Giona Gabarrini, nipote dell’insignito Ivano Luminari, internato in Grecia dal 8 settembre 1943.

Un momento della cerimonia in Prefettura

 

Giorno della memoria: in Prefettura la consegna delle medaglie d’onore

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