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Raddoppiano gli interessi sui mutui,
Falconara taglia
sulle risorse non impegnate

BILANCIO - La variazione approvata ieri in Consiglio comunale. L’onere aumenta di almeno 208mila euro l’anno. Il sindaco Signorini: «Indebitamento ereditato dal centrosinistra»

 

Dopo l’emergenza del caro bollette, scatta quella dei tassi di interesse, che in un Comune come Falconara, dove nel 2006 era stato raggiunto un indebitamento di circa 90 milioni di euro, comporta un aumento della spesa corrente di almeno 208mila euro l’anno. Nella seduta di ieri, giovedì 29 settembre, il Consiglio comunale ha dovuto quindi votare una variazione di bilancio di oltre 550 mila euro: 450mila per coprire gli ulteriori aumenti di luce e gas da qui alla fine dell’anno, altri 104mila euro in più per il secondo semestre del 2022 per i maggiori interessi sui mutui. Questi sono incrementati dall’estate scorsa, dopo la decisione della Banca Centrale Europea di aumentare il costo del denaro.

«La mia amministrazione e ancora prima l’amministrazione Brandoni hanno ereditato un indebitamento pesantissimo – spiega in una nota il sindaco Stefania Signorini – frutto del governo di centrosinistra. Il Comune di Falconara, dopo l’opera di risanamento avviata 15 anni fa, si trova oggi a dover rimborsare mutui per 50 milioni di euro, con 2,5 milioni di quote annue. Gli interessi, che fino a settembre ammontavano a circa 250mila euro l’anno, sono sostanzialmente raddoppiati, sempre che il costo del denaro non subisca ulteriori incrementi».

Se le maggiori spese per le bollette sono state coperte con gli introiti dell’autovelox (202mila euro) e grazie ai maggiori trasferimenti dello Stato, per l’incremento dei tassi di interesse l’amministrazione comunale ha dovuto operare una serie di tagli in tutti i settori di attività. Un importo di 50mila euro è stato reperito dal settore Servizi sociali, dove erano rimasti fondi ‘liberi’, ossia senza vincolo di destinazione né legati a contratti. Altri 30mila euro di risparmi sono stati reperiti dall’economato e ancora dai lavori pubblici, dalla segreteria generale, in generale da tutti quei settori in cui erano disponibili fondi non ancora impegnati.

«Questi risparmi – spiega il vicesindaco Raimondo Mondaini, con delega al Bilancio –  non hanno intaccato la qualità e la tipologia di servizi erogati dal Comune. L’impegno è di mantenere in essere tutti i servizi allo stesso livello, consapevoli però di trovarci in una fase economica regressiva che non lascia spazio alle aspettative di un incremento di risorse da destinare ai servizi non obbligatori. Sono decisioni che non si prendono a cuor leggero, ma purtroppo di fronte a spese indifferibili, come quelle per l’energia e per gli interessi passivi sui mutui, occorre la massima attenzione e bisogna agire anche con azioni straordinarie».

«In una situazione di bilancio già molto rigida – continua Mondaini – tutto questo comporta una riduzione della capacità di spesa e si inserisce in un periodo di aumenti generalizzati, che non riguardano solo il gas e l’energia elettrica, ma tutte le materie prime, con ricadute sugli appalti e sullo stesso funzionamento degli uffici. Nonostante tante difficoltà abbiamo erogato anche quest’anno contributi per l’affitto, per le utenze, per gli asili, le mense scolastiche, la Tari. Soprattutto non è stato previsto alcun aumento di tariffe per i servizi stessi, da quelli scolastici che non vengono ritoccate da anni, all’assistenza alle categorie più fragili».

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