di Alberto Bignami (Foto di Giusy Marinelli)
Appena dieci giorni, e la ‘banda del buco’ torna a colpire, sempre con la stessa modalità.
Dopo il colpo messo a segno alla ‘Famar’ di via Marconi a Castelferretti nella notte tra il 14 e il 15 aprile scorso; questa volta, a finire nel mirino dei ladri, nella notte tra martedì e oggi, è stata la ‘Tabaccheria Sorriso’ di Villanova, ex ‘Bar Sorriso’.
La tecnica utilizzata è stata la stessa: un buco, per entrare nell’attività e mettere a segno un colpo «Per svariate migliaia di euro di bottino – racconta il titolare, Mauro Mancini -. Hanno preso del denaro tenuto come fondo cassa per poi svuotare quasi totalmente gli scaffali dove erano riposte sigarette e Gratta & Vinci».
La banda è entrata «dopo aver fatto un foro di circa 50 centimetri per 50, su un muro maestro che divide la nostra attività da una palazzina adiacente, sul retro, al momento sgomberata e dove stanno facendo dei lavori. Da lì, sono riusciti ad entrare da noi senza che nessuno potesse accorgersene».
La Tabaccheria Sorriso è situata infatti lungo la trafficatissima via Flaminia.
Ad accorgersi del colpo, sono stati i titolari quando «questa mattina all’apertura, alle 7.30, siamo entrati trovando gli scaffali vuoti. Dall’esterno – commenta – era tutto perfetto: serranda e vetrine erano immacolate. Abbiamo capito come erano entrati, una volta trovato il buco sul muro».
Immediatamente Mancini ha chiamato i carabinieri della Tenenza di Falconara e ha sporto denuncia.
I militari dell’Arma sono ora impegnati con le indagini, avvalendosi anche dei filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza di cui è dotata l’attività
Ad agire, osservando i filmati, è una sola persona con il volto completamente coperto ma è difficile pensare che possa aver fatto tutto da solo, senza nemmeno un complice che facesse da palo e un altro che lo aiutasse nel buttar giù un muro maestro perché «è stato un gran lavoro».
Non è escluso affatto, infine, che a colpire sia stata la stessa banda che aveva precedentemente agito a Castelferretti: identico, infatti, il modus operandi.
Quello subìto da Mancini è il secondo furto di questo genere. Uno avvenne nel 2011 quando i ladri, utilizzando un’auto a mo’ di ariete, sfondarono la vetrata d’ingresso dell’allora bar e rubarono una macchinetta cambia soldi con del denaro all’interno.
«Nonostante ciò – conclude –, ci siamo subito rimboccati le maniche riaprendo appena possibile al pubblico e coprendo il buco, altrimenti non avrei dormito. Domani – aggiunge – ci consegneranno un po’ di merce e altra ne andrò a prendere io. Sì – chiosa -, ci rimettiamo in carreggiata immediatamente» conclude con un sorriso cortese e gentile che contraddistingue da sempre Mancini e, non a caso, la sua storica attività.
Sfondano la parete, entrano e rubano la cassaforte: in azione la ‘banda del buco’
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