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Sciopero Generale:
28 birilli e fiori di garofano
per ricordare i morti sul lavoro

ANCONA - Il corteo, organizzato da Cgil e Uil nelle piazze delle Marche, è iniziato in piazza della Repubblica proseguendo in piazza del Plebiscito. Un flash mob per ricordare le storie e le tragedie di chi ha perso la vita o è rimasto gravemente ferito durante il turno (FOTO/VIDEO)
In piazza del Plebiscito, 28 birilli a ricordare i morti sul lavoro nelle Marche

I garofani rossi mentre vengono appoggiati vicino ai 28 birilli, simbolo dei morti sul lavoro nelle Marche lo scorso anno

Ventotto birilli posizionati a terra, in piazza del Papa ad Ancona, per ricordare i morti sul lavoro che, nelle Marche, sono stati registrati nel 2023.
Lo sciopero generale organizzato oggi da Cgil e Uil, per edilizia, legno, laterizi e lapidei; e per tutti gli altri settori privati, ha visto 5 manifestazioni anche nei capoluoghi di provincia.
Ad Ancona, la manifestazione è iniziata dalle 10, con corteo da piazza della Repubblica a piazza del Plebiscito.
«Abbiamo bisogno di una sicurezza che riguardi l’organizzazione del lavoro; che tenga, alla vita dei lavoratori – ha detto Claudia Mazzucchelli, Segretaria Generale Uil Marche -. L’anno scorso abbiamo avuto 28 morti sul lavoro e più di 17mila infortuni. Quest’anno – ha aggiunto – già cominciamo con i primi due mesi ad avere un aumento sugli infortuni sul lavoro del 2,2%. Ciò non va assolutamente – ha sottolineato -. Lo sciopero di oggi è diventato di 8 ore, visti i fatti che sono successi in Emilia Romagna. E’ una tragedia, una guerra civile. Noi – ha ricordato – la nostra battaglia “Zero morti sul lavoro” l’abbiamo iniziata 2 anni fa. Adesso siamo in piazza, il 20 saremo a Roma e non ci fermeremo, perché qui c’è in ballo la vita delle persone».

Al centro: Claudia Mazzucchelli, Segretaria Generale Uil Marche

La sicurezza sul lavoro, soprattutto dopo la strage di Suviana, è dunque e ancora il tema principale e fondamentale; ma i rappresentanti sindacali chiedono anche «salari e pensioni dignitosi e una riforma fiscale all’insegna dell’equità e della giustizia».

«Non ne possiamo davvero più – ha detto Marco Bastianelli, Segretario Cgil Ancona –. Per questo la scelta di una mobilitazione sempre più intensa e sempre più stringente, che colga le pesantissime contraddizioni di questa società e di questa politica, riportando al centro gli interessi di chi, questo Paese, con il proprio lavoro e le proprie tasse lo tiene aperto. Per noi esistono alcuni punti fermi a cui non rinunceremo come il contrasto durissimo a illegalità e precarietà, a cominciare dalla cancellazione delle forme contrattuali più assurde e indecenti. Il 2023 ha registrato nelle Marche 28 decessi sul lavoro; per fortuna con un calo sul 2022 così come per gli infortuni. In compenso salgono, e di molto, i riconoscimenti di malattia professionale».

Successivamente, vicino ad ogni birillo a terra, è stato appoggiato un garofano rosso.
Una manifestazione iniziata alle 10 in piazza della Repubblica, proseguita poi con un corteo fino a piazza del Plebiscito, che ha visto anche un flash mob durante il quale sono state ricordate le storie e le tragedie di chi ha perso la vita o è rimasto gravemente ferito per colpa del lavoro nelle Marche, ricordando che «Di lavoro non si può morire. Non è accettabile».

Marco Bastianelli

«Nelle Marche – ha ricordato la Uil – nel 2023 sono 28 le persone che hanno perso la vita lavorando. Il primo bimestre del 2024 vede le denunce di infortunio, passare da 2.434 a 2.487 con un aumento del +2.2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche le denunce in itinere passano da 299 a 312 (+4.3%) e rappresentano il 12.54% del totale. Particolarmente colpito è il settore industriale e servizi, poiché si passa da 1.794 a 1.844 denunce (+2.8%) e rappresenta il 74.14% del totale. Le denunce di Malattia Professionale protocollate dall’Inail, nel primo bimestre del 2024, sono state 1.261 (+119 casi) ovvero +10.4% rispetto allo stesso periodo del 2023, di cui il 90% è del settore industria e servizi. Se si legge ancora meglio, ci si accorge che, nel 2023, sono cresciuti i dati per settori come le costruzioni (6,7%) e la gomma plastica (12,1%); mentre le fasce in cui la cifra sale sono quelle relative ai più giovani (15,8%) e agli extracomunitari (10,6%). In cinque anni, gli infortuni fra gli uomini sono scesi del 6,5%, quelli fra donne saliti del 15,2%: segno di una disparità di genere che si accentua, anche a causa di un maggior peso della precarietà».

Claudia Mazzucchelli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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