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Ciriachini , Ancona celebra
i suoi cittadini migliori
Ovazione per Don Sbarbati

ANCONA - Piazza Cavour gremita per la prima cerimonia all'aperto. L'opposizione diserta il palco in segno di protesta. A sorpresa arriva anche Lucia Mascino, l'attrice che due anni fa non aveva potuto ritirare il premio. La commozione di Marisa, storica ristoratrice di Portonovo. Premi agli eroi di tutti i giorni: i ragazzi che salvarono un uomo nella acque del Passetto, agli agenti della squadra mobile, ai volontari della Croce Rossa e al medico Fabio Santelli

Tutti i premiati con le civiche benemerenze

 

L’attrice anconetana Lucia Mascino a sorpresa sul palco di piazza Cavour

 

 

di Agnese Carnevali

(Foto Giusy Marinelli)

Si è fatto attendere per tutta la mattina. Ma poi all’ora giusta, il sole ha brillato alto a scaldare piazza Cavour. Buona la prima, dunque, per l’inedita cerimonia di consegna delle civiche benemerenze e del Ciriachino d’oro all’aperto che regala anche una chicca alla città riunita sotto al palco, dalla platea seduta ai posti in piedi fino alla statua del conte. Il fuoriprogramma di Lucia Mascino, attrice anconetana del piccolo e grande schermo, salita sul palco a consegnare i riconoscimenti che il Comune ha assegnato agli artisti di Ancona, la scrittrice Evita Greco, l’attrice Petra Valentini, la regista Laura Viezzoli, l’architetto Massimo Di Matteo, Roberto Papini e Kristen Boydstun. «Ho ricevuto la civica benemerenza due anni fa, ma in quell’occasione non ero riuscita ad essere presente – racconta l’attrice – però oggi sono qui e voglio dire che ricevere questo riconoscimento è come la pacca sulla spalla di un amico. Perché la vita a volte porta le persone lontano, e quando la città ti richiama ti fa un gesto d’affetto. Io ho lasciato Ancona in fondo di recente, però quando ritorno ne apprezzo la calma, la dolcezza. In realtà non riesco proprio a staccarmi da qua». Chi parte e fa conoscere Ancona in Italia e nel mondo, dando lustro alla città, e chi resta per migliorare la realtà quotidiana, spesso accanto ai più deboli. Ancona oggi (4 maggio) ha voluto dire il suo grazie agli uni ed agli altri, come ricorda il sindaco Valeria Mancinelli. Il senso stesso delle civiche benemerenze consegnate a chi, sottolinea Federica Zandri, madrina della giornata con «compie azioni e comportamenti a vantaggio della città ed atti di solidarietà e di amore verso gli altri».

Piazza Cavour piena per la prima cerimonia di consegna dei Ciriachini all’aperto

La cerimonia

Curiosità e partecipazione, ma anche emozione e commozione riempiono lo spazio della piazza che vuole essere un altro dei nuovi simboli della ritrovata sintonia tra gli anconetani ed i luoghi della città. Si commuove chi ritira il riconoscimento, ma anche chi si ferma, per un giorno, ad ascoltare le testimonianze di ordinaria umanità, che sfuggono nella quotidianità veloce, e che si ammantano della giusta straordinarietà in occasioni come questa. «Un lavoro silenzioso e quotidiano, sempre lontano dai riflettori, ma che merita di essere messo in vista» per usare le parole del cardinale Edoardo Menichelli, archivescovo di Ancona-Osimo, salito sul palco per premiare don Giancarlo Sbarbati, storico parroco di Posatora della chiesa Cristo Divino Lavoratore, insignito della medaglia d’oro, il famoso Ciriachino (leggi l’articolo). È una vera ovazione, con tanto di cori, quella che accompagna il nome di don Giancarlo, che quest’anno festeggia anche i 50 anni di sacerdozio, decantati in una poesia in vernacolo da Beppe Bartolucci. Di questi 50 anni, 40 li ha trascorsi ad Ancona al fianco di anziani e disabili con le cooperative Amore e vita e Papa Giovanni XXIII. «La forza nostra è il popolo – commenta don Giancarlo – e possiamo fare ancora molto, soprattutto per farci conoscere dagli anziani. Non credo che ci sia un mondo di chiesa, uno politico, uno di sport perché la città è una sola e dobbiamo impegnarci per renderla migliore». È poi la volta del professore Franco Amatori, anch’egli insignito del Ciriachino d’oro (leggi l’intervista), il più discusso, tanto d’aver portato l’opposizione a disertare la cerimonia. «Anche se inflazionato il grazie è doveroso – afferma – a Valeria e alla Giunta. E a tutti coloro che oggi sono stati premiati per le loro azioni a favore della città dico che sono orgoglioso di loro e di Ancona». A chiudere il terzetto delle medaglie d’oro, assegnate ex aequo, i presidenti delle associazioni Piano San Lazzaro e piazza D’Armi, Massimo Domizi e Francesco Javarone (leggi l’articolo). «Questo è un punto di partenza, non di arrivo che ci spinge a fare sempre di più – il commento di Javarone -. Venite al Piano perché si sta bene ed è sicuro». Gli fa eco Domizi: «Dal Piano ripartiamo tutti insieme per far crescere Ancona» e ancora il sindaco: «Il quartiere del Piano e già avanti. È come sarà la città di domani, il mondo di domani. Loro due – aggiunge riferita ai presidenti – ed i tanti che con loro sono impegni nelle associazioni ci hanno dimostrato che si può scommettere sul futuro, che è complicato ma “se po’ fa’”, quindi facciamolo». Aggiunge Menichelli, chiudendo la cerimonia: «Dico quello che mi arriva anche dagli amici Salesiani: l’altro mi interessa, se fossimo tutti uguali sarebbe una noia, la diversità e bella».

Le medaglie d’argento

Medagliere ricco quest’anno. Oltre ai tre ori sono stati consegnati due argenti. Il primo va a Fabio Santelli, medico anestesista e rianimatore al Salesi, cofondatore del primo centro di Medicina sportiva delle Marche. Il secondo lo ritira una commossa Maria Luisa Dubbini, in arte Marisa, figlia di Emilia, storica ristoratrice di Portonovo, accompagnata dal marito, un’altra icona della Baia, Fraco Rubini, il barcarolo.

TUTTI GLI ATTESTATI DI BENEMERENZA

Ma sono tante le persone che con il loro impegno e con il loro esempio hanno lasciato e stanno lasciando un segno indelebile nella città omaggiate in questa festa del patrono cittadino. Uno l’attestato alla memoria che va a allo scomparso Luigi Nicasio Kogoj, per la sua lunga attività di carattere politico (fu consigliere comunale e segretario Dc), sociale, filantropico e culturale. Poi civica benemerenza anche al comitato cittadino della Croce rossa italiana, non solo per la sua attività a tutela della cittadinanza e per il suo ruolo nelle zone del terremoto, ma anche per la sua azione educativa e di promozione del volontariato. Il riconoscimento arriva a pochi giorni dalla giornata mondiale della Croce rossa (8 maggio), così il vice presidente dell’associaizione Sari Ouadoudi Abdelkader  ha donato al Comune la bandiera della Croce rossa da esporre nella sala del Consiglio comunale dall’8 al 14 maggio. Riconoscimenti al mondo del volontariato con la benemerenza a Claudio Pierini cofondatore e presidente della casa di accoglienza “Dilva Baroni” e dell’associazione “Il Piccolo Principe” che segue le famiglie con figli disabili, Vittorio Maria Basile, dell’associazione sclerosi multipla e Sergio Gradara presidente dell’Auser. Premiati anche i tre giovani che poche settimane fa hanno salvato dalle acque del Passetto un altro giovane che stava annegando (leggi l’articolo), gettandosi in acqua e prestando il primo soccorso, Luca  Perucci, Diego Sabatucci e Berina Sabanovic (leggi l’intervista). Così anche Raul Pagano, ora 17enne, che a soli 12 anni salvò una bambina che stata annegando in piscina. Attestati di benemerenza anche a Paolo Coppari, tenace difensore del decoro del quartiere della stazione,  all’ingegnere iraniano Nagheli Mahmoud ed a Stefano Tricoli presidente degli ormeggiatori di Ancona. Attestati anche ai rappresentanti delle forze dell’ordine, segnalati per atti di coraggio, abnegazione e altruismo: ai carabinieri Giuseppe Colasanto e Carmelino Spadaro; ai  vigili del fuoco Massimiliano Belvederesi  e Davide Bellingeri; a Alessandro Bailetti, primo aviere dell’Aeronautica militare; a sette agenti della questura di Ancona; alla squadra mobile della questura di Ancona; al maresciallo Massimo Capano della capitaneria di porto di Ancona.

 

 

 

 

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