Nuove Circoscrizioni, l’Ambasciata dei Diritti chiede il diritto di voto anche per i residenti non italiani. Presentata giovedì mattina la petizione con 375 firme per chiedere la modifica del regolamento approvato dal Consiglio comunale lo scorso 28 febbraio. Dal 2018 ritornano i comitati di quartiere, si chiameranno Consigli territoriali di partecipazione e saranno eletti dai cittadini. Come le Circoscrizioni, i nuovi Ctp potranno avanzare proposte e dare pareri consultivi alle delibere del Comune che riguardano i rioni. L’Ambasciata dei Diritti chiede che gli organi territoriali vengano allargati con il diritto di elettorato attivo e passivo anche ai residenti stranieri. “Con tale petizione si richiede che venga modificato il regolamento per fare in modo che anche i cittadini stranieri maggiori di 16 anni e residenti ad Ancona da almeno 2 anni e soggiornanti in Italia da almeno 6 anni possano partecipare alla consultazione elettorale – spiegano gli attivisti -. In questo modo anche i migranti residenti ad Ancona potranno partecipare attivamente alle decisioni che riguardano il quartiere in cui vivono e ciò a nostro avviso è un presupposto fondamentale per una effettiva integrazione degli stranieri nella comunità locale. Il razzismo si combatte con la cultura e la conoscenza reciproca. Riconoscere il diritto a partecipare alla vita del proprio quartiere è un passo in avanti nella lotta al razzismo” conclude l’associazione.
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e 375 firme chi rappresenterebbero, rispetto alle decine di migliaia di abitanti dei quartieri interessati? Ci saranno requisiti minimi oppure non si farà un distinguo meritocratico fra uno straniero che lavora da 2 o 6 anni e chi no?
Io credo che la richiesta sia limitante. Dobbiamo farli votare per tutte le elezioni e non dopo due anni di residenza in Ancona, ma dopo due mesi. Purché votino tutti per la ditta piddina
Sacrosanto
Veramente incredibile