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Il Covid porta il lutto ad Arcevia:
è morto Antonio Lenci
Aveva 67 anni

L'ARTIGIANO si è spento oggi all'ospedale di Senigallia dove era ricoverato da una settimana. Era risultato positivo al Coronavirus

Antonio Lenci

 

di Talita Frezzi

La comunità di Arcevia si stringe idealmente per la scomparsa di Antonio Lenci, 67 anni, artigiano del legno molto conosciuto in paese. Antonio, sposato e padre di un figlio, si è spento oggi all’ospedale di Senigallia dove era ricoverato in terapia intensiva da circa una settimana. Da dieci giorni stava manifestando i sintomi del Covid-19, con febbre e difficoltà respiratorie, tanto che si era messo in auto-quarantena preventiva in casa, poi l’aggravamento delle condizioni e il trasferimento, tramite 118, in ospedale. I familiari, pur non sottoposti a tampone in quanto non presentavano sintomi, hanno concluso ieri la loro quarantena. A dare la notizia della sua morte, è stato il sindaco Dario Perticaroli: «Antonio era una delle quattro persone che risultavano positive nel nostro territorio – dice il primo cittadino- Esprimo alla moglie Meri e al figlio Eros il sentimento di cordoglio mio e di tutta la comunità».
Lenci, un passato da sindacalista e una parentesi della sua vita come ristoratore (aveva aperto e gestito il ristorantino tipico “Pinocchio” ad Arcevia), era sempre molto attivo anche dopo la pensione: si era dedicato alla sua passione, l’artigianato, realizzando deliziosi manufatti in legno che vendeva nelle fiere e nei mercatini tipici, tanto che annualmente sotto Natale partiva per Merano dove allestiva la sua bancarella di oggetti creativi. Un piccolo artigiano conosciuto e ben voluto nella comunità. Il figlio Eros collabora come volontario in Comune, un factotum cui tutti vogliono bene. Adesso c’è grande tristezza ad Arcevia. La salma, che si trova attualmente all’obitorio dell’ospedale di Senigallia, sarà cremata come dalle ultime volontà del defunto. «Nella nostra comunità attualmente vi sono 3 pazienti positivi al Covid-19 assistiti nelle strutture ospedaliere del territorio e 8 persone (per lo più i loro familiari) in quarantena preventiva – dice ancora il primo cittadino – rinnovo, in questa dolorosa circostanza l’invito alla scrupolosa osservanza delle prescrizioni già fornite a livello ufficiale da tutte le Istituzioni e ampiamente diffuse da questa amministrazione nei giorni scorsi. Siamo una piccola comunità, ma si può contare sulla grande forza del volontariato, della protezione civile e delle associazioni. Colgo l’occasione per ringraziare il vicesindaco, gli assessori, tutti i dipendenti comunali e in particolare il gruppo di volontari della Protezione Civile comunale; quest’ultimo si adopera egregiamente per portare supporto alla popolazione effettuando su richiesta le commissioni necessarie. Un sentito ringraziamento anche a chi si presta ad aiutare conoscenti e vicini a superare questo difficile momento. Infine ringrazio i commercianti, gli artigiani, gli uffici postali e bancari che continuano la loro attività – conclude il sindaco – al fine di creare il minor disagio possibile alla nostra comunità per il reperimento dei servizi e dei beni primari».

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