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Trasporto pubblico locale,
Tpl Osimo in vendita entro gennaio

IL COMUNE prerara il bando per dismettere la sua società partecipata al 100% che gestisce il servizio ma in attesa della gara di bacino gli attuali 5 dipendenti avranno il diritto di prelazione per rilevarla costituendosi in cooperativa. Ne ha discusso il Consiglio comunale

 

 

Prolungata di 5 anni la vita della Tpl Osimo ma tra dicembre e gennaio sarà messa a gara la vendita della società partecipata al 100% del Comune di Osimo che gestisce il trasporto pubblico locale. Se n’è discusso stasera in Consiglio comunale. Anticipando i contenuti della delibera di modifica dello statuto della srl al voto in serata, in apertura di seduta  consiliare il sindaco Simone Pugnaloni nel pomeriggio ha risposto ad un’interrogazione a tema presentata dalla capogruppo della Liste civiche, Monica Bordoni che chiedeva quale futuro attendesse la società a durata predeterminata, da dismettere secondo le disposizioni statutarie entro il prossimo 31 dicembre Simone Pugnaloni ha ricordato che in uno degli ultimi piani finanziari l’assemblea cittadina, in vista della cessione della srl prevista da tempo, aveva deciso di inserire non solo la clausola sociale a garanzia dei lavoratori ma anche l’opzione della prelazione per i dipendenti stessi che possono costituire una cooperativa per salvaguardare il servizio di trasporto pubblico locale su Osimo. «Stiamo preparando la gara a doppio oggetto per la vendita di Tpl che dovrebbe partire o a dicembre o entro il mese di gennaio 2021. – ha spiegato il sindaco – L’offerta non sarà fatta solo sull’acquisto della srl ma anche sul chilometraggio che la Regione Marche concede al Comune di Osimo in attesa che venga fatta la gara di bacino su Ancona. Non è più sostenibile la gestione in capo ad una srl uninominale sul territorio di Osimo perché chi si affaccia per vincere la gara sul bacino di Ancona sono società multinazionali, come Arriva Italia che ha sede a Londra o BusItalia, società della Ferrovie delle Stato oltre alle più note società marchigiane come Cotran o Conerobus. Noi non avremmo mai potuto vincere questa gara. Ecco perchè abbiamo inserito la clausola sociale dando l’opportunità ai 5 dipendenti di Tpl di costituirsi in cooperativa per poter continuare a gestire il servizio fino alla gara di bacino».

Una circolare della Tpl Osimo ferma in piazza del Comune

Il sindaco di Osimo ha poi aggiunto che «stasera il consiglio delibererà di prolungare di 5 anni la vita della società rispetto alla scadenza del prossimo 31 dicembre. Dai primi mesi del 2021 però la Tpl avrà un futuro nuovo. Non sappiamo chi sarà il nuovo acquirente, se i dipendenti si organizzeranno in cooperativa o se invece si farà avanti qualcun’altra società che dovrà comunque rispettare la clausola sociale con la salvaguardia di tutti i posti di lavoro. Sono convinto che dalla gara può venir fuori qualcosa di buono e non solo dall’offerta economicamente più vantaggiosa e al massimo rialzo per l’acquisto. Potrebbe vincere qualcuno che migliori il servizio sul territorio comunale con nuove corse. C’è un giro importante nel trasporto pubblico in questi ultimi mesi attorno alle gare di bacino di tutta Italia e delle Marche. Credo quindi che ci sia un interesse anche ad acquistare la nostra Tpl. Vinca il migliore» La consigliera di minoranza Bordoni si è detta poco soddisfatta della risposta del sindaco.«Non si può arrivare a ridosso della scadenza di una società senza spiegare ai dipendenti di che morte devono morire e se il 1 gennaio avranno ancora il lavoro. – ha ribattuto – Lo ritengo un modus operandi sconcertante soprattutto in un momento storico di forte incertezza. Resto anche sorpresa sull’ipotesi che i dipendenti forse si costituiranno in cooperativa perché nessuno dei 5 credo che sia al corrente di questa proposta. Forse lo apprenderanno oggi. Quanto alla deroga della scadenza sarebbe stato più opportuno fare un rinnovo per 10 anni nel rispetto del patto di salvaguardia sottoscritto con i dipendenti».

Vendita Tpl Osimo, bagarre in consiglio comunale



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