Inizia un nuovo anno e si torna a parlare di cinghiali a passeggio per le strade del Conero, con tutti i possibili rischi per i mezzi in transito. Ieri sera il passaggio di un branco di più di una decina di ungulati è stato filmato da un automobilista nell’area del Taunus e nel dibattito social sono tornate in quota le polemiche tra chi vorrebbe politiche più stringenti di contenimento della popolazione della fauna selvatica e chi no. «Sta girando sui social e in molte chat un video di un gruppo di cinghiali che ieri sera attraversavano la sede viaria dopo la curva “di Perilli” nella strada che dal ponte di Sant’Anna va verso il Taunus. – fa osservare Giuseppe Monaco, esperto di comunicazione e marketing di Numana – Capite tutti che se un’auto fosse passata in quel momento, con l’asfalto bagnato per la pioggia e la scarsa visibilità notturna, sarebbe stato incidente sicuro. Altre segnalazioni erano arrivate nei giorni scorsi, la zona in cui gli ungulati scorrazzano liberamente è quella tra il lungomare davanti allo Stabilimento La Perla, la Rupe Sermosi e la zona del “Fosso di Fanello”». Un problema annoso, insomma. La ripresa delle attività di abbattimento, la scorsa estate dopo lo stop e il lockdown imposti dalla pandemia del Covid 19, oltre che dai bagnanti era stata sollecitata dagli agricoltori, la categoria maggiormente colpita dai cinghiali che devastano e provocano danni ai campi coltivati. «Per tutelare la pubblica incolumità prego chi di competenza di sollecitare il Parco del Conero all’invio di una squadra di selettori – sottolinea Monaco – Questa operazione è stata fatta l’ultima volta a metà luglio ma evidentemente il problema è rimasto intatto».
Gruppo di cinghiali scorrazza a pochi metri dal lungomare di Numana
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