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L’Einstein-Nebbia
inaugura la sua aula verde
sostenibile e high-tech

LORETO - L'istituto d'istruzione superiore si dimostra ancora all'avanguardia: l’intera area esterna è stata bonificata per lasciare spazio a un vero e proprio orto, dove verranno coltivati prodotti da utilizzare nelle cucine. Sono stati creati inoltre spazi di riflessione per la didattica in ambiente naturale con gazebo trasformati in aule digitali completamente equipaggiate

Il taglio del nastro

 

Venerdì 5 maggio l’Istituto d’Istruzione Superiore Einstein-Nebbia di Loreto ha inaugurato il suo spazio didattico “verde”, uno spazio all’aperto realizzato con una progettazione innovativa e dotato di numerose potenzialità che spinge ancora più all’avanguardia la didattica della scuola lauretana. 

L’arcivescovo mons. Fabio Dal Cin con il dirigente scolastico

Un’intera area è stata bonificata per lasciare spazio a un vero e proprio orto, dove verranno coltivati prodotti da utilizzare nelle cucine. Sono stati creati inoltre spazi di riflessione per la didattica in ambiente naturale con ben tre “aule verdi”: gazebo trasformati in aule digitali completamente equipaggiate.

Il sindaco Moreno Pieroni

Molte le autorità presenti, dal rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale al sindaco di Loreto, al vescovo, membri dell’amministrazione comunale e delle istituzioni, accorse a sostenere l’iniziativa. Le studentesse e gli studenti dell’Istituto hanno offerto un aperitivo a base di prodotti vegetali dell’orto in cui persino le bevande erano decorate con fiori edibili. La realizzazione delle pietanze è avvenuta in collaborazione con l’associazione “Cibo libera tutti”, che si occupa di promuovere un’alimentazione sana in coerenza con i principi che la scuola si impegna a promuovere. I piatti preparati per l’occasione hanno anticipato il modello di cucina che si vuole diffondere: sostenibile e a “Chilometro zero”.

La studentesse impegnate nell’accolgienza degli ospiti

Ulteriore valore aggiunto viene dato dal progetto “Orto in condotta”, che coinvolge gli alunni disabili rispondendo così anche ai fondamentali principi di inclusione a cui la scuola si ispira da sempre. Il modello didattico di riferimento è l’outdoor education, una metodologia educativa basata sull’apprendimento esperienziale, che utilizza l’ambiente naturale come contesto per promuovere l’apprendimento e lo sviluppo di competenze educative e psicofisiche dei partecipanti. Si promuove in questo modo una didattica del fare e dell’agire, grazie alla quale vengono coinvolte contemporaneamente l’interdipendenza fra la dimensione cognitiva, affettiva, sociale e motoria favorendo l’apprendimento e lo sviluppo di abilità cognitive, in un contesto ambientale ecologico, dove la stimolazione sensoriale ed emozionale favoriscono un apprendimento efficace e permanente.

Gli studenti impegnati in sala

L’iniziativa dall’alto valore educativo e didattico è stata fortemente voluta dalla dirigenza e si è resa possibile grazie alla preziosa collaborazione dei docenti di sostegno e degli studenti del gruppo “Crescere insieme”. Un lavoro di squadra che ha dato risultati straordinari e ha reso possibile la fruizione di questo nuovo spazio innovativo.

 

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