Prosegue l’attività sociale del Comune di Sirolo a sostegno delle famiglie bisognose locali, in una congiutura economica già negativa resa più difficile dalla crisi pandemica. Oggi è arrivata una nuova fornitura del Progetto “Lotta alla povertà”, promosso dall’Anci in collaborazione con il Banco delle Opere di Carità Marche e sostenuto da fondi europei. Dopo l’acquisizione delle domande, presentate da 22 famiglie sirolesi bisognose, per un totale di quasi 60 persone, l’Ufficio Servizi Sociali del Comune, coordinato da Roberta Draghelli e con la collaborazione dell’assistente sociale Ilenia Quattrini, ha coordinato l’ennesima fornitura di quasi di oltre 500 chili di alimenti confezionati e beni di prima necessità, come pasta, farina, latte, formaggi, prosciutti, pomodori, olio, scatolame vario. All’attività di smistamento, trasporto e consegna hanno collaborato anche gli operai comunali. L’enorme sforzo organizzativo dell’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Sirolo continuerà per tutto l’anno 2021, con trasporti e distribuzioni mensili.
Il sindaco Filippo Moschella ricorda che «il progetto “Lotta alla povertà” si aggiunge alla passata distribuzione di buoni spesa una tantum per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità e al futuro pagamento delle bollette delle utenze domestiche a favore dei sirolesi colpiti dalla crisi economica determinata dalla pandemia da Covid-19. In totale sono quasi 40.000 gli euro erogati dallo Stato, cui sono stati aggiunti 5.000 euro dall’amministrazione comunale con il Fondo di mutuo soccorso sirolese. Nei prossimi giorni – anticipa il primo cittadino di Sirolo – sarà emesso un avviso pubblico per soddisfare le richieste delle famiglie bisognose e sostenere le necessità più urgenti. Lo avevamo promesso in campagna elettorale, quando abbiamo dichiarato che con noi nessuno sarebbe rimasto indietro e tutti avrebbero avuto una risposta, e oggi lo stiamo dimostrando coi fatti, sostenendo concretamente, anche coi fondi comunali, coloro che sono meno fortunati o sono stati travolti inaspettatamente dalla crisi economica».
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