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L’ammiraglio Salvatore Ruzittu
saluta le scuole della Marina Militare

CAMBIO AL VERTICE - Al suo posto l'ammiraglio Alberto Bianchi. La cerimonia ufficiale del passaggio delle consegne martedì 25 luglio. Il capo delle scuole testimone di un cambiamento epocale per Ancona, la perdita del Maridipart e la promozione a centro nazionale per il reclutamento. Da qui ogni anno passano oltre 15 mila aspiranti allievi

 

L’ammiraglio Salvatore Ruzittu ed il presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Antonio Mastrovincenzo

 

Ai saluti l’ammiraglio Salvatore Ruzittu alla guida del comando scuole di Ancona della Marina Militare. A prendere il suo posto l’ammiraglio Alberto Bianchi. La cerimonia ufficiale per il passaggio delle consegne il 25 luglio, al centro di reclutamento del Piano.

Ruzittu è stato testimone di un cambiamento epocale per Ancona: la perdita nel 2012 dell’Alto ammiragliato del Dipartimento militare marittimo, il Maridipart, diventando, però, al contempo, la sede del Comando delle scuole, vertice massimo dell’intera struttura per la formazione e l’addestramento. Dal centro di reclutamento del Piano passano ogni anno gli aspiranti allievi di tutte le scuole d’Italia della Marina militare, circa 15 mila ragazzi e ragazze all’anno. Un motivo di lustro per il corpo militare, ma anche un patrimonio per la città. Molti dei giovani che tentano i test e le prove di selezione arrivano accompagnati dalla loro famiglie. Persone a cui il Comune e la città guardano con interesse anche in prospettiva di uno sviluppo turistico ed economico del territorio.

Il Comando in capo del dipartimento militare marittimo dell’Adriatico smantellato nel 2012 era stato istituito in città nel 1957 (anno in cui le funzioni furono trasferite da Venezia). Cinque anni fa, dunque, il Comando logistico per il territorio che andava dalla Serenissima a tutte le Marche è passato sotto La Spezia. Dall’Abruzzo fino alla Puglia le acque sono invece passate sotto la giurisdizione del Comando di Taranto. Un cambiamento che se all’inizio aveva scatenato le reazioni di tutte le istituzioni, pronte a dare battaglia per il mantenimento dell’ammiragliato, è stato poi accolto come il segno dei nuovi tempi e come opportunità vista la chance di diventare centro nazionale delle scuole. A vent’anni dalla conclusione del conflitto nella ex Jugoslavia e con buona parte dei Paesi dell’area balcanica prossimi al loro ingresso nell’Unione europea, o candidati a divenirne parte, Ancona non rappresentava più un presidio strategico in ottica difensiva, rimanendo però un polo fondamentale della Marina militare, possedendo uno dei migliori centri di reclutamento.

Parole di ringraziamento e di stima sono state rivolte oggi dall’ammiraglio Ruzittu alla città ed alla regione durante l’incontro al Palazzo delle Marche di piazza Cavour con il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, il quale ha affermato di voler esprimere al meglio «un pensiero particolare per le Marche e per la città di Ancona in occasione della cerimonia del 25 luglio». A farsi portavoce del grazie della regione e della città per il lavoro svolto dall’ammiraglio, il presidente Mastrovincenzo. «In questi anni – ha sottolineato – c’è stato un ottimo rapporto e una proficua collaborazione».

(A. C.)

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